Ritratti Africani: Kasangandju, il super autista

Padre Oliviero Ferro

Una delle prime persone che mi ha colpito al mio arrivo in Congo Rd, è stato l’autista Kasangandju. Era il braccio destro dell’economo a Bukavu. Nei tre mesi in cui sono rimasto per imparare il kiswahili, ho avuto la fortuna di andare con lui in landrover. Ci ha insegnato i segreti della guida sulle strade fangose, in mezzo al mercato, su per le montagne. Per lui non c’era e non ci sono segreti. Bisogna guardare dappertutto,perché le sorprese sono sempre dietro la curva. Ci diceva che bisogna fare attenzione, non solo alla strada,ma agli autisti che guidano in modo…sportivo. Quando poi capiti in una strada fangosa, ci vuole pazienza. Arrabbiarsi non serve. Rischi di rimanerci. Ci vuole molta fantasia e anche un po’ di prevenzione. E’ sempre bene avere nel retro della landrover, qualche tavola, in modo da metterla sotto le ruote. Da non dimenticare la pala. Aiuterà a scavare per poter mettere le pietre e, se si ha fortuna, uscirne fuori. Naturalmente, lui non faceva solo questo lavoro. Aveva una famiglia, dei figli ed era impegnato nella sua parrocchia come catechista. Era sempre sorridente e pieno di umorismo. E’ vero, in Africa, non c’è molto da ridere, viste le condizioni sociali e politiche della gente. Ma un sorriso non guasta mai e rende la giornata migliore. L’ho incontrato a Roma per la beatificazione del nostro fondatore. Ed era sempre il solito: sorridente e arguto. Quanti missionari devono ringraziarlo per quello che ha fatto. Chissà se, quando un giorno se ne andrà, il Padre Eterno gli chiederà di fargli da autista tra le nuvole del Paradiso!