Sinergia tra sessualità biologica e di genere

Maurizio Manzo

Nei primi due anni di vita l’essere umano assume l’imprinting sessuale di genere, mentre quello biologico fa il suo corso in perfetta autonomia nel rispetto delle sue regole. Infatti alla nascita un bimbo viene identificato quale maschio o femmina dopo aver esaminato in modo molto semplice ed evidente il suo stato genitale. Semplice all’apparenza, ma non nella realtà biologica, perché è proprio lo stato evidente che molto spesso porta a sottovalutare, anzi ad ignorare del tutto, la vera natura biologica del neonato. Basta una minima alterazione dello stato enzimatico e/o di quello ormonale per determinare una serie non minima di alterazioni che discostano la vera natura biologica da quella che all’evidenza di delinea in maschile o femminile. Purtroppo ancor’oggi viene del tutto ignorata la possibilità che nel neonato possa esservi uno squilibrio enzimo-ormonale, che poi nello sviluppo andrà a determinare una condizione patologica nella sessualità biologica. Tali esami vengono eseguiti solo quando nella fase embrionale risalta all’ecografia l’anomalia in modo evidente. Si pensi che nei primi mesi di vita e fino al compimento del ventiquattresimo mese è possibile riequilibrare e mettere, per così dire, in asse il sesso genetico con quello di genere senza altre conseguenze, anzi ripianando ciò che poi in età adulta porta a quella condizione di disagio personale e poi sociale. Dei nostri giorni sono le grandi battaglie sulla parità dei sessi in ampio e lato. Molti umani si ritrovano a vivere condizioni sessuali non incasellabili in quelle stranote, p.es c’è la sindrome di insensibilità androgena, cioè il corpo umano resta immune agli ormoni maschili, questa sindrome fa si che il corpo non possegga né l’utero né l’ovaie, esteriormente il corpo assume caratteristiche femminili di apparente perfezione, bellezza, procacità; come la sindrome di Kleinfelter che si ha quando un cromosoma X aggiuntivo determina un corpo di tipo maschile, alto, eunucoide e dal carattere sgradevole, ancora l’iperadrenocorticismo, il crittorchidismo, l’ipospadia. Concludendo alla nascita di ogni bimbo o bimba è opportuno eseguire degli esami enzimo-ormonali che chiariscano in modo inequivocabile la natura biologica del neonato alla quale si abbinerà in modo armonico la sessualità di genere. Così evitando di crescere un neonato dalla condizione biologica deviata in una categoria di genere che lo caratterizzerà e poi lo farà cozzaro contro il suo stato biologico.