Cava de’ Tirreni: regolamento alienazione Patrimonio Immobiliare comunale contro svendita di Gravagnuolo

 Il neo assessore al Patrimonio e vicesindaco Luigi Napoli ha presentato nell’ultimo consiglio comunale una relazione illustrativa a corredo del nuovo regolamento dedicato all’alienazione del patrimonio immobiliare pubblico della Città, che tiene conto del quadro normativo in cui si inserisce la materia, quadro mutato per agevolare la vendita dei beni comunali  con procedure più snelle, anche se garantendo sempre criteri  di trasparenza. La filosofia che sottende al lavoro prodotto dall’assessore al Patrimonio Luigi Napoli, e che ha portato alla stesura di un apposito regolamento, è ben diversa da quella che nella passata amministrazione aveva portato alla nascita di una società di cartolarizzazione. Rispetto all’era Gravagnuolo l’amministrazione Galdi ha altre priorità. “E’ un cambio di rotta radicale- ha sottolineato il vicesindaco Luigi Napoli– Di fronte alle nuove direttive della legislazione nazionale in materia, non ultimo il federalismo demaniale, la nostra Amministrazione comunale doveva attrezzarsi di un apposito regolamento. Lavorando con grande impegno e con il coinvolgimento della macchina comunale il regolamento è tempestivamente approdato nell’assise cittadina per la sua approvazione. Sono molto soddisfatto di questo. E, soprattutto, di aver dimostrato che si possono vendere proprietà comunali ma senza svendere il patrimonio immobiliare della città. In parole povere, su indicazione del nostro sindaco Marco Galdi, abbiamo puntato alla valorizzazione dei “gioielli di famiglia” come i numerosi negozi e appartamenti presenti nel centro storico o in zone residenziali di pregio, dando, invece, il via libera alla dismissione di proprietà ormai senza “futuro” o di interesse sociale come alcuni mini appartamenti destinati alle giovani coppie e agli anziani. Contribuiremo così a realizzare il piccolo sogno di questi nostri concittadini, cioè una casa di proprietà, a prezzo sociale. Senza sottovalutare un altro aspetto altrettanto importante: lo sgravio per l’amministrazione comunale dagli alti costi di manutenzione di questi immobili a fronte di un fitto irrisorio”. I prossimi passi dell’assessorato al Patrimonio saranno la realizzazione di una riforma del set-tore Patrimonio, con la futura approvazione di un regolamento della concessione in uso,  “oneroso e non”, degli immobili comunali.