Vita di Missione: cosa trovi in un mercato africano, controlli di polizia…

Padre Oliviero Ferro

 

“Documenti,signore” è l’ordine impartito con forza da due poliziotti. Allora tu li toglie lentamente dalla landrover e glieli dai. Li guardano in su,in giù, da destra a sinistra e viceversa. Finalmente, dopo tutte queste manovre, ti chiedono perché non hai lo specchietto a sinistra dell’auto. Gli dico che me lo hanno rubato e se lo metto un’altra volta, farà la medesima fine. Mi rispondono che ci vuole un documento che certifichi che è stato perduto o rubato. In conclusione:vogliono dei soldi per andare a berseli al primo bar. Non si può fare diversamente, se si vuole proseguire per il mercato. Più avanti c’è un altro posto di blocco della gendarmeria(i nostri carabinieri). Controllano tutti, soprattutto le mamme che hanno i loro sacchi pieni di manioca e di altre cose frutto del loro lavoro. Non possono proseguire, se non lasciano qualche cosa. Perché? I gendarmi lavorano…e quindi devono mangiare! Arrrivati al mercato, vediamo alcuni personaggi,impiegati municipali, che passano da un banchetto all’altro per chiedere la percentuale per il capo. Insomma siamo alla tangente continua. Non se ne può più. Ultima novità. Ci viene annunciato che fra poco comincerà il censimento generale a cui tutti sono obbligati. Ognuno dovrà dare qualcosa per pagare coloro che faranno questo lavoro. Finalmente si ritorna verso casa. Nuovi incontri con posti di blocco e nuove “offerte” obbligate. Insomma c’è chi lavora e chi sfrutta il lavoro. Se ti rifiuti,avrai un sacco di problemi.