Polla: Proposta Istituzione Nuova Regione in Campania – Posizione di Autonomia Meridionale

Con una nota inviata agli organi di informazione, il Presidente del Movimento Autonomia Meridionale, Giovanni De Lauso, esprime il suo giudizio negativo sulla proposta per la istituzione di una nuova Regione al fine di scorporare Salerno e la sua provincia da Napoli. “Ancora una volta – afferma De Lauso – con questa proposta si dimostra come la politica ed i suoi protagonisti siano a corto di idee, sempre meno credibili e lontano anni luce dal mettere a fuoco e capire i veri problemi. L’ipotesi di far nascere una nuova regione è di difficile attuazione e, se anche si concretizzasse, risulterebbe assai poco utile alla causa di rilancio di Salerno e la sua vasta provincia. La prima considerazione sulla inutilità di una siffatta proposta è di natura economica. Tutti sanno (tranne il Presidente Cirielli) che sono state fatte e sono in itinere proposte e indirizzi finalizzati ad eliminare e ridurre, finalmente, Enti e organismi (Province, Comunità Montane, Asl etc…)  in quanto i loro costi sono diventati insostenibili per il Bilancio dello Stato e, soprattutto, in molti casi inutili in relazione alla loro effettiva capacità di produrre risultati concreti per la collettività. In uno scenario siffatto ci sembra alquanto strano e, direi, difficile che si facciano nascere nuove regioni. La seconda ragione che ci vede contrari alla proposta di Cirielli, si basa su una visione molto più ampia ed è determinata dal fatto che la “questione” Salerno e provincia non si risolve scorporando il tutto da Napoli. E’ una visione provinciale, bieca, campanilista, inutile e di breve respiro. Salerno, come Catanzaro, come Catania, come Matera, Bari, non miglioreranno mai la propria situazione sociale ed economica portando avanti iniziative e proposte di questo tipo, e cioè, frazionando ancora di più il Sud, aumentandone la burocratizzazione con la istituzione di nuovi Enti, creando nuove poltrone per “ascari” al servizio dell’economia del Nord che andrebbero ad aumentare i costi di gestione di questi carrozzoni. Il Sud si salva come sistema, unito, creando una nuova Classe politica che sia effettivamente, nei contenuti al servizio del Sud e non dei partiti nazionali che, da sempre  fanno gli interessi del Nord. Il Meridione d’Italia è diventato una colonia, un mercato del Nord. E’ di questi giorni l’episodio di Bossi che fa una Battuta su Roma e si scatena il putiferio. Bossi sono 20 anni che sputa offese sui meridionali e mai nessuno ne ha chiesto le dimissioni…Se c’è una prova che il sud è da 150 anni una Colonia è del tutto evidente in questa differenza di comportamenti. Infine, una proposta concreta e non demagogica potrebbe essere quella di mettere insieme tutte le regioni del Sud, proponendo di ridurle ad una sola, la macro regione meridionale. Si pensi a quante risorse si risparmierebbero e che si potrebbero reinvestire in attività più serie e utili per la collettività. Si darebbe così anche un senso ed un ruolo concreto alle province che ad oggi gestiscono poca roba, sono poco più che dei parlatori inutili ma hanno dei costi inimmaginabili. Dalla politica ci si attendono questo tipo di risposte, caro Cirielli, anche se entrambi sappiamo che dalla politica attuale, dalla partitocrazia imperante, non saranno mai partorite. Meglio la demagogia e la facile pubblicità sui media. Del resto chi se ne frega dei risultati concreti a favore della gente, basta la demagogia e la cura dell’immagine”.