Baronissi: riapre parco giochi di Antessano

Due inaugurazioni, quella del parco giochi e dell’impianto sportivo di Antessano, con due dediche speciali: gli angeli. Quelli di Beslan, i bambini trucidati sei anni fa in uno dei più cruenti attentati che il Caucaso settentrionale abbia mai conosciuto, e quelli di Baronissi, i due giovani Matteo Giordano e Francesco Schiavone scomparsi prematuramente. Agli “Angeli di Beslan” è stato intitolato il parco giochi riaperto dopo un attento lavoro di riqualificazione dell’arredo urbano con l’installazione di decine di giostrine per i bambini e la rizollatura completa delle isole in erba; ai due angeli Matteo Giordano e Francesco Schiavone, è stato, invece, dedicato l’impianto sportivo adiacente. Una cerimonia di grande intensità emotiva, quella svoltasi ieri sera ed organizzata dai giovani del circolo Matteo Giordano e dagli amici di Giordano e Schiavone, scandita dalla benedizione del prete, padre Albino, e dal saluto dell’Amministrazione comunale attraverso le parole commosse dei due esponenti dell’esecutivo, Antonio D’Auria e Sabatino Ingino, e del sindaco Giovanni Moscatiello. L’intera comunità di Antessano ha assistito, a centrocampo, alla consegna della targhe alle rispettive famiglie e dei doni (due magliette della squadra) consegnati dall’allenatore della Salernitana Calcio Roberto Breda e dal dirigente Enzo Casciello per via della grande passione sportiva che Matteo Giordano e Francesco Schiavone nutrivano per la compagine calcistica. Un omaggio è giunto anche da Riccardo Santoro, presidente dell’esecutivo del centro di coordinamento, e da Maurizio Tagliaferri, presidente dell’associazione Group Center.«Oggi restituiamo alla comunità un parco giochi pulito, sicuro ed attrezzato – hanno sottolineato Ingino e D’Auria – un grazie va all’impresa che ha eseguito in maniera perfetta i lavori di riqualificazione e di allestimento delle giostre, alle maestranze che in pochissimo tempo hanno riabbellito questo splendido parco. E’ il terzo che abbiamo riqualificato nel giro di un anno, dopo quelli di Sava e Baronissi centro, e nei prossimi mesi ce ne saranno altri: vogliamo restituire alla comunità, alle tante famiglie, un luogo dove poter portare i propri figli a giocare in sicurezza».A sottolineare l’indirizzo politico che ha dettato i tempi della virtuosa riqualificazione dei parchi è stato il sindaco: «Vogliamo che la città sia pulita, accogliente e vivibile – ha detto – perché dove non c’è sporcizia, dove non c’è incuria e devastazione c’è legalità, civiltà, socialità, rispetto per le cose altrui, aggregazione sana di una comunità che desidera ritrovarsi in un luogo che è di tutti. I parchi pubblici saranno sempre illuminati perché è nel buio che proliferano le azioni di vandalismo ed è nel buio che prolifera il torbido. Queste sono deformazioni della vita quotidiana che non ci appartengono e non apparterranno mai alla città di Baronissi».