Vita di Missione: cosa trovi in un mercato africano, frutta

Padre Oliviero Ferro

Entrando in un mercato africano, sei accolto  da sensazioni diverse. C’è l’imbarazzo della scelta. Ci sono delle cose che magari hai visto in fotografia o in qualche film, e ora le puoi vedere con i tuoi occhi. Una delle cose che colpiscono è vedere l’abbondanza di frutta. Caschi di banane di tutte le dimensioni. Si comincia dalle più piccole:le “kidole”(cioè lunghe un dito) che puoi mangiare come le caramelle. Poi passi a quella, diciamo,normali, che hanno un gusto tutto particolare. Quelle con la pelle rossa vanno benissimo con il tè. Fino ad arrivare a quelle lunghe,le “plantains”, che puoi cucinare come le patate. Insomma hai davanti a te tutto l’universo bananiero che potrai anche contemplare,andando nei campi. Insomma le vedrai sulle piante e comincerai a capire che cosa vuole dire portare sulla testa un casco di banane. Sicuramente hai visto qualcuno che le ha portate al mercato in bicicletta e ti sarai chiesto come riusciva a caricarne una decina di caschi. Basta un po’ di fantasia. Poi sarai inviati a gustare una fetta di ananas. E qui ti sembrerà di essere arrivato in un luogo celestiale. Talmente è buono. Anche il mango,il “corosol” e altri frutti simili ti riempiranno di delizia. Non mancano anche i limoni,arance e mandarini. Le prugne rosse e i frutti della passione, l’avocado, l’anguria e tante altre varietà di cui non ricordo bene il nome riempiranno i tuoi occhi e solleticheranno il tuo desiderio di gustarli. Insomma,se ci fermassimo solo al settore della frutta,saremmo già contenti. Ma il mercato è vario e ogni volta che ci entri, hai sempre cose nuove da scoprire. Nel frattempo, prenditi un coltellino e apri qualche frutto della passione e riprenderai forza. Poi, se ci aggiungi qualche” goiave”, sarai ancora più contento.