Religione e rapporti affettivi (parte II^)

Maurizio Manzo

Ma fu la Chiesa cattolica a dichiarare in modo esplicito, come scrive Ranke Heinemann, che: il luogo del peccato per eccellenza è il sesso; la donna è il pericolo costante per l’uomo. A promulgare un editto dopo l’altro a protezione dell’uomo dalla sessualità femminile, anche con strumenti brutali e repressivi. La Chiesa invalidò i matrimoni dei sacerdoti così lasciando le mogli prive di ogni sostentamento. Nei sinodi si proclamava sempre la pericolosità per tutti gli ecclesiastici di qualsiasi contatto con le donne. Nel diciassettesimo secolo i sinodi di Nantes e di Magonza proibirono ai sacerdoti di vivere sotto lo steso tetto con le loro madri e sorelle, come nel sinodo di Parigi del 1846 si proibì alle donne di entrare in un luogo se al momento c’era un prete. La Chiesa fu artefice dell’uccisione di moltissime donne considerate “streghe”, accusate di stregoneria, mentre queste donne altro non erano che delle conoscitrici di pratiche mediche empiriche tramandate nei secoli da generazione in generazione, così di fatto si perse una conoscenza importante per la medicina occidentale. Comunque questo associare il sesso con il castigo eterno ed il dolore serviva anche per estraniare le persone dal loro corpo, dalle loro emozioni, dal loro umano bisogno di amorevole compenetrazione. Infatti se una persona accetta (per il proprio bene) il controllo coercitivo della Chiesa sulla propria sessualità, poteva benissimo (sempre per il proprio bene) accettare una serie di altri controlli coercitivi di altri poteri. E se il concepimento della vita era peccato agli occhi del Signore, non era poi tanto peccato privare della vita in nome del Signore. Quindi mentre da un lato la Chiesa: proferiva il messaggio di pace e di amore di Cristo, nel contempo ordinava l’istituzione dell’Inquisizione e indiceva le Crociate; predicava il siamo tutti fratelli in Cristo e poi poneva la tirannia del marito sulla moglie, l’asservimento di uomini ad altri uomini, di nazioni ad altre nazioni.