Giffoni Teatro: Biagio Izzo “Un tè per Tre”

 A sorpresa è entrato in scena indossando il fiocco giallo: Simone Schettino, secondo protagonista ieri sera al Giardino degli Aranci della XIII edizione di Giffoni Teatro, ha scelto di stravolgere per pochi minuti il copione del suo nuovo spettacolo “Se Tocco il Fondo Sfondo” per aderire alla protesta civile che contraddistingue la kermesse. “Lo indosso per mettere in evidenza i diritti di chi fa un mestiere come il mio e di tutti quelli che operano nel settore – ha spiegato Schettino  – è un gesto simbolico che indica che se le cose non cambieranno anche io dovrò cambiare lavoro”. E dopo il tutto esaurito di ieri sera, la comicità napoletana si conferma il leit – motiv di Giffoni Teatro, evento che, promosso dall’Associazione omonima, presieduta da Mimma Cafaro, prosegue domani sera, lunedì 9 agosto trasferendosi all’Arena Alberto Sordi della Cittedella del Cinema. In scena Biagio Izzo ed il suo esilarante show di successo “Un Tè per Tre”, storia di amicizia e sentimenti, ma anche di tradimenti e ripensamenti scritta a quattro mani dallo stesso Izzo con Bruno Tabacchini. Accadde tutto trent’anni fa: due amici giocano una schedina al totocalcio in società; una cosa alla buona, come si faceva una volta, per il gusto di stare insieme la domenica davanti alla radio ascoltando i risultati del campionato di calcio. Mai i due avrebbero messo in conto l’ipotesi d’indovinare tredici risultati tutti di fila sulla stessa colonna. Alla vincita si aggiunge l’inverosimile. Il montepremi record di trentaquattromiliardi, quattrocentosettantacinque milioni, ottocentocinquantaduemila e quattrocentonovantadue lire, è anche la somma più alta in assoluto nella storia del Totocalcio. Una schedina con un 13 e cinque 12 regala ai suoi possessori una cifra spaventosa pari a 5.549.756.245 lire. Uno dei due amici non regge all’emozione: colto da infarto ci rimane sul colpo. Il superstite invece incassa l’intera vincita che lo iscrive a pieno titolo nel club dei miliardari precipitandolo, senza scampo, nel girone dei dannati a vita. Ma se il totocalcio gli ha appena regalato fortuna e successo, il rimorso, verme roditore della coscienza, lo trascina nell’abisso dei sensi di colpa. In preda alla disperazione, “La pena più grande è portare sul cuore, giorno e notte, il testimone delle proprie colpe” [Giovenale] il miliardario decide dopo trent’anni di restituire la somma sottratta, calcolando chiaramente gl’interessi maturati negli anni. In cambio dell’ammontare di un milione di euro, all’unico erede dell’amico tragicamente scomparso, non chiede altro che il perdono, il tutto corredato, ovviamente, da una serie di colpi di scena che complicano la storia. Le musiche sono di Paolo Belli, la regia di Claudio Insegno.Prima dello spettacolo Izzo sarà protagonista dall’“Incontro al Caffè”, il simpatico momento di conversazione e di confronto alla Bottega del Gelato nella Piazza Umberto I di Giffoni Valle Piana che precede le rappresentazioni di Giffoni Teatro e che quest’anno si pone anche e soprattutto come spazio riflessivo sui tagli allo spettacolo.