Salerno: Trasporti, al via il progetto “Strade sicure”
Presentato a Palazzo Sant’Agostino il progetto “Strade sicure” che prevede l’istituzione di un servizio navetta destinato ai giovani che il sabato sera hanno superato il tasso alcolemico consentito. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato provinciale ai Trasporti in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche giovanili e con l’ONMIC (Opera Nazionale Mutilati Invalidi Civili), è stata illustrata dagli Assessori Romano Ciccone e Antonio Iannone. “Gli ultimi dati Istat – ha affermato Ciccone – ci dicono che ogni settimana muoiono 13 giovani con età inferiore ai 30 anni per incidenti dopo serate in discoteca. E’ un dato preoccupante che ci ha spinto ad attivare un servizio che consenta ai ragazzi di divertirsi e di avere chi può riaccompagnarli a casa. Più tranquillità per le famiglie e strade più sicure”.
Il progetto prevede un primo periodo di sperimentazione dal 24 luglio all’11settembre 2010. Il servizio sarà attivo il sabato nelle ore serali e notturne nelle aree più frequentate della movida salernitana e sarà potenziato nei giorni 13,14 e 15 agosto. Chiamando il call center di riferimento (3341049928), una navetta raggiungerà i locali notturni per poi accompagnare a casa i giovani che ne hanno fatto richiesta. “Abbiamo voluto dare un segnale forte e far sentire la presenza dell’Istituzione – ha spiegato Iannone – La provincia di Salerno è una delle più giovani d’Italia con 350mila cittadini di età inferiore ai 35 anni. Per questo siamo particolarmente attenti alle tematiche che li riguardano e abbiamo pensato ad un’iniziativa simile al progetto “Naso Rosso” già messo in campo dal Ministro Giorgia Meloni”. Antonio Iannone ha poi annunciato che l’Assessorato alle Politiche giovanili, da lui guidato, ha partecipato al bando “AzioneProvinceGiovani” promosso dal Ministero della Gioventù e dall’UPI, che prevede il finanziamento, tra l’altro, di iniziative sulla sicurezza stradale. “Vogliamo reperire fondi esterni per implementare il progetto “Strade sicure” e dare la possibilità ai nostri giovani di vivere la loro socialità senza mettere in pericolo la propria vita e soprattutto quella degli altri”.