Mercato San Severino: Laboratorio d’Educazione Ambientale

Il Laboratorio di Educazione Ambientale (L.E.A.), braccio operativo del Comune per le attività in campo socio-culturale ed ambientale, si sta distinguendo per le tante attività promosse. “L’attività del Laboratorio di Educazione Ambientale (LEA)” – spiega il Sindaco Giovanni Romano – “ha inizio nel  2000, in prosieguo delle esperienze del Museo Laboratorio fondato nel 1995 dal prof. Giuseppe Rescigno, con l’obiettivo di diffondere ricerche, strumenti e metodi di indagine relativi ad attività curricolari ed extracurricolari nella scuola di base”.Il museo Laboratorio nasce sotto l’egida dell’Amministrazione Comunale e per volontà del sindaco Giovanni Romano, che ne incoraggia le iniziative con la concessione di una sede nel Palazzo Vanvitelliano e la sponsorizzazione delle esperienze. Tra le sue principali iniziative si segnalano: la pubblicazione dei quaderni del Museo (4 numeri) e di Storia x Frammenti, periodico di studi storici della scuola; una sperimentazione sugli  orologi solari (con la realizzazione di prototipi in piazza Cesare Battisti, sul prospetto dell’eremo di S. Croce presso Sant’Angelo, nel cortile della scuola media “S. Tommaso d’Aquino”); l’organizzazione di mostre didattiche e di convegni. Il L.E.A.  nasce in seguito alla stipula di una convenzione tra il Comune di Mercato S. Severino e il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Salerno, presso il quale Giuseppe Rescigno è docente a contratto per l’insegnamento di Metodologia e tecnica del gioco e dell’animazione nella facoltà di Scienze della Formazione. Tra le principali finalità del LEA, vanno  segnalate: la promozione di attività educative e formative tese alla realizzazione di una società sostenibile e responsabile verso le generazioni presenti e future; la formazione di insegnanti ed operatori impegnati in attività di sensibilizzazione  dei cittadini verso le problematiche ambientali; il collegamento con i soggetti che si occupano di tematiche ambientali (enti pubblici, università, associazioni ambientaliste, mass-media ecc.) e in particolare con la rete regionale e nazionale dei Centri di Educazione Ambientale (CEA). Svolge, in virtù della convenzione con l’ateneo salernitano, attività di tirocinio a favore degli studenti delle facoltà di Scienze della Formazione e di Scienze dell’Educazione e coordina progetti educativi, tra i quali si segnalano I giochi e la piazza. Progetto di riappropriazione urbana, elaborato nel 2001 durante un corso di Didattica ambientale organizzato dalla prof.Floriana Falcinelli e un percorso di ricerca di Educazione ambientale relativo alla ricostruzione della spazio di vita da parte dei ragazzi attraverso l’esplorazione percettiva e cognitiva e la rappresentazione narrativa e visiva (con disegni, foto, filmati ecc.), secondo una progettazione longitudinale e approcci trasversali a tutte le discipline, promosso dalla prof. Pina Boggi Cavallo. L’emergenza rifiuti e la svolta impressa dal sindaco Giovanni Romano al sistema di raccolta e di differenziazione, impegna il LEA in una serrata campagna di sensibilizzazione per un corretto smaltimento. L’azione è svolta mediante la realizzazione di fumetti, di una serie di manifesti tematici e di un calendario-guida ai tempi e alle modalità dello smaltimento. La sensibilità dell’Ente locale verso le problematiche ambientali si concretizza, da parte del LEA, nell’organizzazione di altre campagne: per un corretto consumo dell’acqua, per favorire l’uso del casco, per scoraggiare gli atti vandalici,  per combattere il bullismo nelle scuole. Dal 2001 al 2004 il LEA, anticipando il decreto legislativo 42/2004, relativo al sistema dei beni culturali e paesaggistici sottoposti a tutela, svolge un censimento dei beni ambientali e culturali del Comune i cui risultati sono documentati in tre volumi (Chiese, palazzi e giardini; I quartieri di lignaggio e Arti e mestieri tra passato e presente). Nel 2004 il LEA entra a far parte della rete Infea dei CEA della regione Campania. Nel 2005, il Comune di Mercato S. Severino affida al Laboratorio, con compiti di salvaguardia, valorizzazione e promozione turistica, la gestione del Parco del Castello dei Sanseverino, sulla scorta di una serie di interventi realizzati nell’area sin dalla sua fondazione: la realizzazione di un percorso botanico; l’attivazione di visite guidate; l’organizzazione di campi scuola; la divulgazione di un fumetto sulla storia dei Sanseverino. Nel 2005 il LEA avvia nel Parco del Castello i primi interventi strutturali concernenti: la bonifica dalla vegetazione infestante, la definizione dei sentieri nell’area fortificata, con la dotazione di pannelli esplicativi dei principali contenitori architettonici e di una segnaletica; l’istituzione di una ministruttura museale del Parco in un’ala del Palazzo Vanvitelliano; la  pubblicazione di una guida del Castello e di un itinerario guidato dei percorsi. Nel 2009, nell’ambito del Progetto di restauro, consolidamento e messa in sicurezza  finalizzato alla riqualificazione paesaggistica ed alla fruizione turistico-culturale del Parco e del complesso di S. Marco a Rota, il LEA è chiamato a progettare e realizzare  la segnaletica storica, la predisposizione di materiale divulgativo e l’attivazione di una sezione virtuale del Museo. Nel 2010 la ministruttura museale del LEA ottiene il riconoscimento di Museo di interesse regionale.