Montecorvino Pugliano: Buonomo attacca il sindaco Di Giorgio

     Il consigliere provinciale Ludovico Buonomo interviene per fare chiarezza in merito alle accuse rivoltegli dal sindaco di Montecorvino Pugliano Domenico Di Giorgio nei giorni scorsi; lo fa spiegando dettagliatamente la propria posizione politica alla Provincia di Salerno ed in seno al Comune di Montecorvino Pugliano, allo scopo di impedire il diffondersi di informazioni pretestuose che il sindaco Di Giorgio ha inteso divulgare nei giorni precedenti. Innanzitutto bisogna chiarire – dice Ludovico Buonomo – che il sottoscritto ha aderito ad un gruppo civico (PdL – Principe Arechi) che ha una matrice prettamente territoriale e fa riferimento diretto al presidente della Provincia di Salerno on.Edmondo Cirielli; così come il gruppo “LeAli al territorio” al comune di Montecorvino Pugliano, cui il sottoscritto appartiene, è un gruppo civico senza alcuna connotazione politica, nel quale – contrariamente a quanto affermato dal sindaco Di Giorgio – nessun componente è iscritto al Partito Democratico, e tantomeno il capogruppo Antonio Fiorillo. Non vi è pertanto alcuna contraddizione nelle posizioni politiche assunte dal sottoscritto, semmai è Di Giorgio a dover dare delle spiegazioni, dal momento che la sua maggioranza di centro destra si regge con il voto determinante di due esponenti di Rifondazione Comunista, che sono stati candidati ed eletti nella sua lista e che, mentre erano con il centrodestra al comune,  avevano aderito al centro sinistra in seno alla Comunità Montana dei Picentini, costituendo addirittura il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista. Di Giorgio – continua Buonomo – è l’ultimo a poter dare lezioni di moralità e di comportamento al sottoscritto; mentre le mie scelte sono state dettate (come ha anche avuto modo di sottolineare il Presidente Cirielli) da esigenze di rappresentanza territoriale, Di Giorgio ha sempre approfittato del suo ruolo istituzionale per contrattare privilegi personali: durante la sua prima consiliatura si adoperò per far nominare dal Presidente della Provincia un commissario ad acta che poi approvò il progetto del suo frantoio, in questa consiliatura della sua attività politica non vi è traccia, mentre risulta che sia stato indicato quale componente del CdA dell’AGEA, nel quale organismo percepisce la esigua somma di 150.000 Euro annui per 5 anni. Il problema – conclude Buonomo – è che Di Giorgio ha preso coscienza di essere minoranza nel paese, sente avvicinarsi una pesante sconfitta elettorale e cerca di recuperare consensi utilizzando argomenti squallidi e pretestuosi pur di guadagnare qualche titolo; si scaglia contro i miei precedenti amministrativi, ma non dice che è stato il primo a fare la fila pur di avermi con lui; se con questa pantomima crede di indurmi a passare nelle fila della maggioranza si rassegni: non mi avrà mai.