Vita di Missione: Alfabeto Africano, I come Immigrazione

Padre Oliviero Ferro

Quando vivi in una situazione difficile, ti viene spontaneo chiederti se non è il caso di andare in qualche altro posto dove poter guadagnare la vita. E’ successo agli italiani nei secoli scorsi, quando emigravano in Svizzera, Francia, Belgio, Stati Uniti, Argentina, Canada…Ora che vengono da noi questi nostri fratelli dell’Africa, si dice che non devono essere accettati. Si vede che abbiamo la memoria corta. Basta sfogliare qualche libro che parla degli emigrati italiani e si potrebbero leggere tante cose che ci farebbero meditare per molto tempo. In questo periodo, abbiamo vissuto diversi momenti difficili. Castelvolturno, San Nicola Varco, Rosarno… dove gli immigrati vengono spostati in altri posti. Ma devono continuare a lavorare a delle condizioni disumane. L’importante è che qualcuno i guadagni. Per loro nessuna pietà. Certo c’è qualcuno che si interessa di loro, ma viene commiserato, criticato, perché non capisce niente. E’ troppo buono e la bontà con loro non ci deve essere. Bisogna essere severi, duri, così si comporteranno bene. Forse qualcuno si dimentica che anche loro sono persone, create da Dio. E quindi hanno dei diritti e dei doveri. Non sarebbe forse il caso di cominciare a conoscerli, fare amicizia con loro e aiutarli a vivere con dignità. Sarebbe anche utile conoscere il perché lasciano i loro Paesi per venire in Europa. Non vengono a fare turismo, ma a cercare un lavoro, visto che da loro il lavoro è un miraggio. Molti scappano a causa della guerra, della fame,delle ingiustizie. E noi,perché li giudichiamo, senza sforzarci di capire i loro problemi?