“Roma è gay”: l’ostentazione non aiuta ad essere accettati

I manifesti del Gay Pride affissi in questi giorni a Roma, su cui appare la frase “Roma è Gay” e sullo sfondo l’immagine raffigurante due uomini che si baciano, desta stupore e sconcerto in chi ha sempre identificato Roma come la capitale di tante tradizioni, ma che non ha mai ricondotto la sua immagine ad un unico stereotipo. Il Segretario Nazionale dell’Associazione “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” dichiara:<<Confermo la mia massima considerazione ed il rispetto per gli omosessuali, ma ritengo assolutamente inopportuna l’affissione di tali immagini che, oltre ad essere ghettizzanti per gli stessi omosessuali, rappresentano un oltraggio alla sensibilità e al pudore dei cittadini romani. Chiedo al Sindaco di Roma, On. Gianni Alemanno, di far luce sull’intera vicenda e di provvedere all’immediata rimozione del manifesto>>.

 

 

 

Un pensiero su ““Roma è gay”: l’ostentazione non aiuta ad essere accettati

  1. a me personalmente non piace leggere -Roma è gay- perchè Roma non è affatto gay come non è etero. Roma è Roma e basta, ed inoltre alcune persone hanno tutto il diritto di reagire con irritazione se qualcuno si prende il diritto di straparlare dell’identità sessuale altrui. io ad esempio non sono gay, e sono di Roma:) io -personalmente- ritengo che non sia affatto una cosa da ostentare l’essere gay, nè che migliori la vita, nè che sia auspicabile, nè che sia bello in generale. ritengo ciò ed ho il diritto di poterlo pensare, e non per questo lo scrivo sui manifesti attaccandoli in case abitate da gay:) ora: se è troppo pretendere che il gay non scada nel ridicolo come spesso si concede invece di fare, non credo sia troppo pretendere che nessuno dichiari che tutta una città ha una determinata identità sessuale GAY:)

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