Vita di Missione: Alfabeto Africano, P come Pasqua

Padre Oliviero Ferro

La Pasqua in Africa è il giorno più bello, è il giorno del raccolto. Durante tutto l’anno si è lavorato per arrivare a questo giorno. Quelli che saranno battezzati in questo giorno, hanno fatto tre anni di preparazione. Hanno scelto di conoscere meglio Gesù Cristo. Sono stati aiutati dai catechisti, dalle piccole comunità di base e dalla famiglia e dagli amici. Molti hanno dovuto superare tante difficoltà Spesso sono gli unici della famiglia che hanno fatto questa scelta. Le persone che abitano vicino a loro li hanno criticati, magari disprezzati, ma hanno resistito. Ora si stanno avvicinando gli ultimi giorni di preparazione e sono tutti eccitati. Si fanno fare il vestito bianco. Con il padrino o madrina e gli amici, preparano gli inviti. Si danno da fare per preparare un pranzo dove fare festa insieme. E il grande giorno arriva. Al mattino, si trovano insieme per qualche ora di ritiro spirituale. Riflettono insieme, pregano e chiedono l’aiuto del Signore per iniziare questo nuovo cammino. La notte di Pasqua sono tutti là, vestiti di bianco. Sono molto emozionati, perché capiscono che qualche cosa di eccezionale sta per capitare nella loro vita. E finalmente il momento del battesimo è arrivato. Si avvicinano uno alla volta con il padrino o la madrina al fonte battesimale. Il sacerdote pronuncia le parole:”….io ti battezzo nel nome del Padre,del Figlio e dello Spirito Santo”. La fronte è inondata d’acqua battesimale. Ed esplode la gioia. Sono in tanti e quindi la gioia è grandissima. Si ritorna a casa cantando,danzando. Si è diventati persone nuove. Il giorno dopo ci sarà il pranzo in casa con tanti amici. La gioia di una nuova vita va condivisa. Non sarà una vita facile,ma sono convinti che è la strada giusta e chiedono l’aiuto degli altri cristiani per percorrerla insieme con gioia.