Francesi in fuga… per le patenti!

di Rita Occidente Lupo

Guida sicura! In Francia, esami duri per l’abilità autoveicolare. Di qui la fuga verso altri Paesi, per l’acquisizione del foglio rosa. Oltre ai costi, notevolmente più agili. Zaino in spalla e test sotto braccio per gli amanti dell’Eiffel, che si ritrovano tra i banchi di scuole estere, a brevettare la loro perizia stradale. Mete, Spagna e Paesi Africani. Spontaneo il dubbio sulla qualità di tale esame, in rapporto alla padronanza al volante. Non sempre la facilità, corrispondente all’efficacia. Mettere a repentaglio la propria vita sull’asfalto, con un minimo di sufficiente sicurezza e padronanza. Nel nostro Paese, sempre più diciottenni alle prese con quiz e test per patentarsi. Ricordando che agl’inizi del ‘900, l’introduzione d’un tipo di passaporto per la guida. Mentre in Francia e Prussia, dalla fine dell’800. Ovviamente per la patente B, la più richiesta, i diciottenni collaudano la conoscenza del codice stradale, cimentandosi non più con le due ruote. Il patentino per ciclomotori, bypassato dall’escalation per l’autonomia dell’abitacolo, grazie alla maggiore età. Altri tipi di patenti, compreso quella speciale per diversamente abili, in tipologie a parte. Le più gettonate, le B che, con l’Unione Europea, valide in tutti i Paesi membri. Per questo,  i flemmatici francesi, si danno alla fuga…quando l’impegno per circolare… oberante!