Vita di Missione: sbagliare la strada è imparare a conoscere la strada

 Padre Oliviero Ferro

A me è capitato diverse volte quando andavo a visitare un paese nuovo,di sbagliare la strada. Poi, guardando la cartina, chiedendo a destra e a sinistra,allungando o accorciando la strada,finalmente riuscivo ad arrivare nel luogo che avevo deciso. Certo, all’inizio può far perdere la pazienza, magari scoraggiare. Ma,pensandoci bene, mi è stato utile,perché ho capito che da solo non posso fare tutto. Ho bisogno dell’aiuto,del consiglio,dell’esperienza degli altri. Quando in Africa si andava a visitare le persone, bisognava chiedere tante volte. Non sempre era facile trovare la strada. Quando la chiedevi, ti rispondevano che il tale abitava “là,più avanti”. Ma si dimenticavano di dirti quanti chilometri e quanta strada dovevi fare. L’importante era che stava là,più avanti. E allora,con un po’ di pazienza, camminavi e finalmente,dopo aver chiesto ulteriori spiegazioni a quelli che stavano un po’ più davanti, riuscivi ad arrivare. Tutto era semplice per chi conosceva la strada,ma un po’ più complicato per chi la sbagliava e poi,finalmente,riusciva a trovare la direzione giusta. Basta non prendersela troppo. L’importante è arrivare.