Quattro giorni da favola

Giovanna Rezzoagli

Dal 27 al 30 maggio la bellissima Sestri Levante si trasformerà nel regno delle fiabe. Si terrà infatti nella città delle due baie la quarantatreesima edizione del Premio Andersen. I bambini saranno i protagonisti di  quattro giorni a loro dedicati. A loro ed al magico mondo in cui tutti i piccoli del mondo avrebbero diritto di vivere almeno un poco: il mondo delle favole. Sestri Levante un poco magica, con le suggestive atmosfere create dalla Baia del Silenzio e dalla Baia delle Favole, lo è tutto l’anno. Il Premio Andersen anima ogni angolo della cittadina ogni ultimo fine settimana del mese di maggio. Sono più di cento gli eventi previsti per festeggiare degnamente l’evento, tra spettacoli, musica e teatro di strada. Ogni favola che si rispetti deve rispecchiare, almeno un poco, la realtà. Ed ecco che a Sestri arriva il fascino dei Paesi lontani, luoghi dove vivere è difficile come l’Iran, la perduta Persia. Nella manifestazione non manca un momento dedicato ai popoli che vivono errando, chi per scelta, chi perché altra scelta non ha o non ha avuto, con il recital intitolato “Ebrei e zingari senza confini”. A dare ufficialmente inizio all’Andersen è la tradizionale parata dei bambini delle scuole elementari, tutti vestiti allo stesso modo, tutti insieme. Il culmine della manifestazione si avrà sabato mattina dove, nella splendida cornice dell’ex convento dell’Annunziata, verranno svelati i nomi dei vincitori nelle tre diverse categorie: bambini, ragazzi ed adulti. E naturalmente verranno premiate le favole vincenti tra le oltre 1500 in concorso. Quella che animerà Sestri Levante nei prossimi giorni è una manifestazione unica nel suo genere. All’Andersen si torna tutti un poco bambini, senza dimenticare però tutti i bambini che piccoli, forse non sono mai stati, o tutti quelli che non potranno mai diventare adulti. Ecco, forse è proprio questo l’aspetto che viene poco enfatizzato della manifestazione che calamita anche l’attenzione di molti turisti. Si parla molto dell’aspetto folkloristico dell’evento, ma ben poco si sottolinea che tra le manifestazioni trova spazio anche la solidarietà. Nella centrale piazza Bo sabato 29 si celebrerà la Festa della Solidarietà: per tutto il giorno si potranno acquistare libri a offerta libera, il ricavato verrà devoluto in beneficenza. Non mancherà una partita di beneficenza tra vecchie glorie di Genoa e Sampdoria il cui ricavato verrà devoluto ad una Fondazione Onlus che raccoglie fondi per la ricerca sulla SLA. Quattro giorni da favola, per sognare insieme ai piccoli.

2 pensieri su “Quattro giorni da favola

  1. E’ sempre bello quando la fantasia aiuta a comprendere la realtà, soprattutto quando la realtà è soffocante. Le favole ci aiutano a respirare in un mondo in cui i vizi pretendono di insegnare la morale alla virtù. Quanti lupi travestiti da agnelli popolano il palcoscenico politico e mediatico!Quanto sono più belle le vere favole in confronto a quelle finte che ci propinano dal video e dai giornali di famiglia i portavoce e i giullari del Re!
    Il tuo collega disicantato!
    F.

  2. Hai ragione, caro Fulvio, quando dici che le favole aiutano a comprendere la realtà, non per niente contengono una morale…
    Per i bambini sono un meraviglioso modo di approcciare il mondo, un tempo, prima di computer, cellulari e compagnia bella, erano anche un dolce momento di condivisione tra genitori e figli, specialmente quando i genitori inventavano di sana pianta. Quando si cresce bisognerebbe distinguere tra realtà e fantasia, tanto più che la realtà supera tante volte la fantasia. Tu sai che il mondo politico non desta la mia attenzione se non per un mero interesse professionale: trovo spesso divertente osservare le dinamiche che si creano di fronte al potere, trovo spesso amaro osservare le reazioni della cosiddetta opinione pubblica.
    La tua collega che ama le favole, molto meno la realtà.
    giovanna

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