Scafati: salvare l’ospedale

 “Salviamo l’Ospedale di Scafati” è con questo titolo che il consigliere Francesco Di Somma apre un gruppo su Facebook, un gruppo che raccoglie oltre 1000 iscritti in sole 24 ore e quasi 2000 in 48 ore,  per continuare una battaglia cominciata proprio dall’amministrazione comunale, dove all’insediamento del Sindaco Aliberti, fu portata per tutte le strade cittadine, sotto una pioggia incessante, una folta folla di persone che con tutte le istituzioni portavano avanti una fiaccolata di protesta fino all’ingresso del Mauro Scarlato, una lotta che non si ferma contro una testardaggine di alcune istituzioni che con il debito sanitario decidono di chiudere o ridimensionare alcune strutture ospedaliere. “Il gruppo si propone di evitare la chiusura e l’ulteriore conversione dell’ Ospedale “M. Scarlato di Scafati” – commenta Di Somma – presidio insostituibile per la popolazione dell’agro e l’hinterland vesuviano”. Tanti consensi e tantissimi commenti contro una chiusura forzata che nessun cittadino avrebbe mai chiesto. Sono stati proprio alcuni amministratori locali, e non solo, ad aderire all’iniziativa, trasportandosi dietro quelle persone che sperano nel prosieguo di una struttura importante per la città e per i paesi limitrofi che non hanno alcuna struttura ospedaliera. Intanto questa sera al Teatro San Francesco di Scafati, ci sarà un incontro-convegno, dove vedrà ospiti il Presidente Cirielli, il Sindaco Aliberti, il coordinatore regionale Cosentino ed il Ministro Fitto, a queste autorità verrà posto un quesito “Quale sarà il futuro dell’Ospedale di Scafati ? “ un quesito proposto anche dai bambini delle scuole elementari, che in queste ore stanno preparando per ognuno di loro un grosso punto interrogativo da dare in cambio di risposte concrete. “Questo gruppo non è nato per strumentalizzare qualcuno e ne per una pubblicità mediatica – continua Di Somma – ma per dare forza a le nostre voci, quelle voci che spesso non vengono ascoltate, per dare sfogo alle proprie vicende, alle proprie richieste, a quelle persone che hanno davvero bisogno di una struttura vicina e non dover fare kilometri per una qualsiasi cosa, basti pensare solo al fatto che se in così poche ore abbiano aderito tutte queste persone, un motivo ci sarà e noi non ci fermeremo, questo è solo l’inizio”. Questa sera non saranno solo i bambini a volere delle risposte, ma anche gran parte di quelle persone che hanno aderito al gruppo e che hanno tanta rabbia per queste ingiustizie.