Santa Maria Capua Vetere: Inail “la sicurezza è di scena”

L’Inail (Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) e la compagnia degli strafatti lunedì 3 aprile p.v. – ore 9 – presso il Teatro Garibaldi in Santa Maria Capua Vetere, in esecuzione del progetto “la sicurezza e’ di scena” presentano “a.a.a.: p.p.p. offresi”.Macabra e raccapricciante, dura e cruda ‘con tutti i morti che ci sono ogni giorno sul lavoro il 1 maggio è piuttosto la festa dei sopravvissuti’ la didascalia – un particolare modo di castigare i costumi – della vignetta satirica realizzata da Vauro, dettata certamente da una intima ribellione e divulgata ad ‘Annozero’ verso le ore 23,30 del 29 aprile u.s.. Se così non fosse, sulla frase potrebbe scendere un fendente del tipo <ha scalfito, infangato l’immagine di chi ha perduto la vita sul luogo di lavoro e contemporaneamente ha colpevolizzato chi l’ha scampata, l’ha fatta franca, è stato spettatore>, ma si potrebbe anche discettare a lungo sulle tante variabili. In proposito, una mano ci viene dall’INAIL che, attuando una politica istituzionale improntata sulla prevenzione, sta divulgando ad ampio raggio questa nuova cultura che ha dato vita al progetto ‘La sicurezza è di scena’, un’altra dalla Compagnia degli StrafAtti formata da un affiatato gruppo di professionisti ben amalgamati ed affermati nei variegati campi di competenza, cultori ed amanti del teatro che, con particolare sensibilità, avendo recepito il messaggio dell’Inail, ha ideato e prodotto la rappresentazione teatrale “A.A.A.: P.P.P. offresi”. Già portata in scena il 22 aprile u.s. sul palcoscenico del Teatro ‘don Bosco’ in Caserta cui hanno assistito con grande entusiasmo e partecipazione 400 alunni delle scuole medie, si aspetta la replica lunedì 3 maggio p.v., ore 9, presso il teatro “Garibaldi” di Santa Maria Capua Vetere. Nel testo, nato da una idea di Marilena Bologna che ha curato anche la regia della rappresentazione, c’è tutto quanto – dalla fantasia alla realtà, dall’attualità alla didattica, dalle riflessioni agli approfondimenti sul mondo del lavoro, dall’educazione alla disciplina, dalla formazione all’etica – necessita per plasmare i giovani studenti ‘delectando docere’, insegnare divertendo per catturare l’attenzione dello studente che da spettatore disincantato e stanco, avvertendo un particolare interesse, finisce col sentirsi attore interessato ed attivo. Ma il ragazzo, nonostante cominci a vivere le prime interessanti esperienze e relazioni, rimane sempre attratto ed incantato dai risultati ad effetto che si ottengono di seguito alla pronuncia delle parole magiche ‘sim sala bim’. Ed anche qui, dove la sicurezza è entrata in scena, Marilena Bologna (…si avvale di un cast di tutto rispetto: Ernesto Trulio, attore e cantante, nella parte del mago Anselmo Aldebaran, Antonella Giliberti, giovane prima attrice della compagnia, ballerina e coreografa, nella parte di Lucia De Lucia, Luigi ‘Gigetto’ Bologna, arzillo attore, attempato cavaliere, nella parte di Pasquale Zaganà, Luigi Narducci, grande attore, cantante e danzatore, nella parte di Mimì Gardellino) ricorre e si affida al mago Anselmo Aldebaran. Il quale, per sensibilizzare, promuovere e trasmettere la cultura della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro, vede e prevede soltanto disgrazie nella sua palla magica che scruta assiduamente; quindi, pronunciando altre “previsione”, “precisione”, “prevenzione”, parole magiche, consegna anche a chi è più restio, recalcitrante, quei dispositivi di protezione individuali, indispensabili per evitare un eventuale evento traumatico atteso che, anche il più banale degli infortuni, può avere tragiche conseguenze.

Paolo Pozzuoli