Vita di Missione: un ponte…speciale

Padre Oliviero Ferro

 Se tu vuoi passare da una parte all’altra di un fiume,ti ci vuole un ponte. Un ponte normale,se è possibile. Ma quello sul fiume Mutambala era veramente speciale. Nelle sue acque,durante la ribellione del 1964 e 1967, molte persone erano state gettate in pasto ai coccodrilli. I loro pronipoti sono ancora là che pattugliano le acque e aspettano che qualcuno vada a trovarli. Quando il ponte fu costruito,era bello,lungo e solido, con dei piloni che lo sostenevano. Poi,col tempo, si è infossato al centro. Ed è sembrato trasformarsi quasi in una scala. Per cui,quando arrivi,devi accelerare per andare dall’altra parte. Ma,a volte,ci sono le sorprese. Tra le rotaie che sono la base del ponte,ci sono dei vuoti paurosi. Le piogge hanno fatto marcire le tavole. E quindi non sono più sicure. Altre volte, sono state divelte e quindi rimangono solo le rotaie. Dato che bisogna pur attraversare il ponte,ci sono tante soluzioni. Andare a comperare delle tavole nelle capanne vicine. Oppure utilizzare le proprie competenze di ingegneria e di geometria.In parole povere,bisogna mettere le ruote sulle due rotaie. Avanzare lentamente,senza farsi prendere dal batticuore e poi…che tutto vada bene. Con un po’ di fortuna,si passa dall’altra parte,facendo “marameo” ai coccodrilli. Dimenticavo. Al ritorno, bisogna riprendere la medesima strada e il medesimo ponte. Le sorprese non finiscono mai…