Sanità: Valiante scrive a Caldoro “Prima la rete dell’emergenza, poi il riordino ospedaliero”

In una lettera indirizzata al Governatore della Campania, Stefano Caldoro, e al sub Commissario alla Sanità, Giuseppe Zuccatelli, il Consigliere Regionale Gianfranco Valiante(Campania Libera)esprime preoccupazione e forti perplessità sul Piano Ospedaliero Regionale – a quanto si apprende dalla stampa – di imminente definizione. Gianfranco Valiante sollecita prioritariamente il varo di una condivisa, efficace, collaudata legge del Sistema dell’Emergenza Sanitaria: “Prima di qualsiasi riordino ospedaliero” – si legge nella missiva – “va implementata, in Regione Campania,  una efficiente rete dell’emergenza per evitare intasamenti e disservizi  ai Pronto Soccorso ma soprattutto per garantire a tutti i cittadini,  anche ai residenti delle periferie, interventi tempestivi ed efficaci, che sarebbero certamente compromessi da un sistema di emergenza non all’altezza”.“Condividiamo in  via assoluta – continua Gianfranco Valiante – un piano di riordino che abbatta gli sprechi, le inefficienze, le clientele, le posizioni privilegiate di chi usa il sistema per scopi personali  e dunque auspichiamo un provvedimento che sia finalizzato ad un’   unico obbiettivo: la tutela della salute del cittadino”. “Ma nessun Piano di Riordino Ospedaliero può essere valido e dunque condiviso senza una preventiva legge dell’emergenza che sia seria ed efficace; il contrario significherebbe decretare la fine di tante persone”.“La costruzione di una  rete dell’emergenza” – per Gianfranco Valiante – “costituirebbe inoltre un’irripetibile occasione per accelerare il processo di modernizzazione, di risanamento finanziario e di rilancio del Sistema Sanitario della Campania. Il provvedimento auspicato sarebbe anche l’occasione per correggere squilibri storici del Sistema Regionale che in atto penalizza fortemente l’entroterra e quelle aree che, negli ultimi anni, hanno vissuto significativi processi di crescita urbana e demografica”.“Una legge così concepita – conclude il Consigliere Regionale –  anticiperebbe un percorso riformatore che dovrà trovare sviluppo nel nuovo Piano Sanitario Regionale e rapido riscontro nell’accelerazione del rientro dal deficit attraverso l’abbattimento degli sprechi ma anche attraverso  l’erogazione di servizi realmente funzionanti”.