Salerno: GdF maxioperazione nel settore edile

Militari della Tenenza di Vallo della Lucania, coordinati dalla locale Procura della Repubblica e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, hanno eseguito una serie di provvedimenti cautelari emessi dal dott. Nicola Marrone G.I.P. del Tribunale di Vallo della Lucania nei confronti di soggetti che operano nel settore dell’edilizia. Durante le operazioni di polizia giudiziaria sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nove soggetti, tra imprenditori e noti professionisti dell’intera Regione. Altre trenta persone sono state denunciate a piede libero.Sono state sequestrate, altresì, le quote sociali di sei società che fanno capo ai predetti, diversi immobili, tra cui un albergo di lusso sito in una nota località balneare cilentana e una tenuta con allevamento di bestiami e cavalli, diverse autovetture di lusso, tra cui spiccano alcuni fuoristrada e due Porsche, una motocicletta di grossa cilindrata, uno Yacht di circa 17 metri, per un valore complessivo di oltre dieci milioni di euro. Attraverso analisi in banche dati e studi della realtà economica venivano individuate e sottoposte a verifica fiscale alcune società di capitali nel settore dell’edilizia. Attraverso una serie di sofisticati meccanismi, suggeriti principalmente dal consulente fiscale assoggettato a misure, venivano convogliati ingenti guadagni dalle società operative ad altre rapidamente poste in liquidazione e/o messe in condizione di non operare. Con sistemi di false fatturazioni e finanziamenti soci la società operativa caricava sul proprio bilancio esclusivamente i costi delle operazioni commerciali, mentre i guadagni venivano appostati su bilanci di società prive di organizzazione e di beni patrimoniali ed in definitiva insolvibili ai debiti tributari. Inoltre, nei confronti di alcuni clienti venivano approntate delle vere e proprie truffe immobiliari, predisponendo falsi compromessi di vendita, procure generali, ecc. su beni che in realtà non erano nella disponibilità degli aventi diritto. L’attività criminale si stava espandendo anche in altre Regioni d’Italia, di qui l’esigenza di adottare forme cautelari.Tutte queste attività erano poste in essere da soggetti sotto procedura concorsuale per precedenti fallimenti.I fondi rinvenienti da queste attività venivano poi ripuliti acquisendo beni mobili ed immobili che molto velocemente passavano di mano tra le persone e le società, per celare la loro effettiva provenienza.