Setting assistenziale ospedaliero in Costa d’Amalfi

 

Una ulteriore importante iniziativa si aggiunge a quella già messa in piedi dal dottor Enrico Coscioni in collaborazione con il Comitato Pro Sanità in costiera amalfitana. Nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio, infatti, il dottore ha illustrato i dettagli del progetto di riqualificazione dell’Ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione di Ravello che non necessita di enormi interventi ma, fondamentalmente, di una razionalizzazione delle risorse esistenti che si esplica in una autonomia funzionale e nel convenzionamento diretto con l’A.O.U. Ruggi di Salerno. Sul fronte dell’emergenza, ad esempio, fondamentale è estendere la convenzione già esistente tra l’Azienda Ospedaliera di via San leonardo e l’ex Asl Salerno 2  per quanto riguarda la cardiologia interventistica: ad un paziente di Battipaglia, ad esempio,  è consentito un accesso diretto alle sale dell’emodinamica di Salerno;  questo non accade, invece, per il paziente della costiera amalfitana che , secondo la vecchia divisione in tre aree sanitarie, è fuori dal territorio convenzionato. Quindi necessario è far si che l’abolizione territoriale delle Asl diventi effettiva anche per le prestazioni .In accordo, poi,  con il Manager dell’A.O.U. Ruggi, dottor Attilio Bianchi, è stato anche ipotizzato di creare dei percorsi diagnostici in loco: presso l’ospedale di Castiglione di Ravello si potranno inviare a scadenza settimanale specialisti di varie patologie che, così, potrebbero dare adeguata risposte alla richiesta di salute della popolazione della costiera; per una visita dermatologica, ortopedica, etc., quindi, basterà recarsi all’ospedale Costa d’Amalfi nel giorno stabilito.Ma la novità riguarda proprio il sistema d’emergenza territoriale: sempre più spesso si verificano episodi di arresti cardiaci e fibrillazioni ventricolari che se trattati immediatamente con defibrillatore potrebbero “resuscitare il paziente”. Tali attrezzature possono essere utilizzare anche da personale non sanitario, grazie ad una legge del 3 aprile 2001. Il dottor Coscioni ha quindi ricevuto dal direttore Bianchi mandato per  poter partire con il progetto denominato “I COMUNI DEL CUORE”, con priorità assoluta alla costiera amalfitana, che prevede la formazione presso l’A. O. U. Ruggi D’Aragona di persone che poi saranno abilitate ad usare l’importante presidio salvavita. I riferimenti principali sono naturalmente Strutture alberghiere, Farmacie, commercianti operanti sulle strade della costiera più affollate di gente e turisti.

 

 

 

La costiera amalfitana si caratterizza, in ambito sanitario, per: una popolazione autoctona contenuta (circa 30.000 residenti) e sparsa su un ampio territorio a cui, però, si aggiungono significativi flussi turistici con prevalente presenza di anziani; viabilità in grado di assorbire con difficoltà, soprattutto in corrispondenza dei periodi estivi e delle grandi festività, il volume di veicoli in transito. L’ obiettivo di programmazione sanitaria è quello di conciliare il diritto alla salute ad un equo accesso all’assistenza con un impiego efficiente delle risorse disponibili. Tale diritto deve essere garantito non solo alla popolazione residente ma anche ai soggetti in transito che rappresentano un valore da tutelare, considerato quanto da loro deriva in termini occupazionali e di ricchezza in genere. Possiamo distinguere la domanda di assistenza ospedaliera in due grandi fasce: la prima fascia attiene alle patologie che da un mancato tempestivo intervento manifestano una drammatica evoluzione fino al pericolo di morte; la seconda fascia comprende patologie il cui trattamento deve essere inquadrato in un percorso programmato. Il presidio ospedaliero “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello ha sicuramente almeno due criticità: per le urgenze non può essere la struttura di riferimento per tutta la popolazione presente in costiera amalfitana perché una parte del territorio gravita naturalmente, per contiguità geografica, sull’ospedale di Sorrento; pur essendo registrato nel Piano Ospedaliero Regionale come “Ospedale Costa d’Amalfi”, di fatto, le dimensioni della struttura ed il suo livello di complessità organizzativa e di offerta non sono ancora sufficienti alle esigenze territoriali. Si ritiene che tramite la struttura di Castiglione di Ravello: a tutta la popolazione, residente e non, debba essere garantita l’assistenza appropriata per le patologie caratterizzate dall’urgenza \ emergenza; alla popolazione residente debbano essere garantite prestazioni assistenziali complesse (PAC prestazioni rientranti in percorsi diagnostico-terapeutici) di norma non erogate nei poliambulatori territoriali. Questo sta a significare che nella struttura debbano essere rese prestazioni di assistenza cardiologica e rianimatoria in h.24 per 365 giorni\anno con relativo supporto diagnostico strumentale. Alle figure del rianimatore e del cardiologo deve affiancarsi quella del medico intensivista con competenze internistiche e chirurgiche. Deve essere organizzata la presenza programmata di specialisti per rendere reale l’offerta di PAC che , secondo quanto deciso in Conferenza Stato-Regione, andranno sempre più a sostituire prestazione rese in regime di ricovero, ordinaro o D.H. Tale modello organizzativo, sinteticamente esposto, necessita infine di una garanzia di trasferimenti in tempi certi del paziente stabilizzato in idonea struttura ospedaliera. Si ritiene che l’A. O. Universitaria “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” sia la più idonea a garantire, nell’ambito di una apposita intesa, la risposta completa sia in termini di personale specialistico sia in termini di posti letto. Un ulteriore aspetto che fa propendere per un intesa con l’Azienda Ospedaliera di Salerno è rappresentata anche nella possibilità di usufruire di percorsi formativi per il personale già operante nella struttura di Castiglione così da rendere sempre più rispondente il livello di professionalità con quello della complessità del contesto in cui si opera.