Aumentano i 5 in condotta!

di Rita Occidente Lupo

Il voto in condotta, tra mille contraddizioni. In tanti a non aver compreso l’incidenza di tale valutazione nel team curriculare. Ed i 5 in pagella, un campanello d’allarme. Come il 7 d’un tempo. Se non riparato, rischio di bocciatura. La cifra algebrica mutata, ma sostanzialmente invariata la valenza. Anche se i parametri d’applicazione, oscillanti a discrezione dei singoli collegi dei docenti. O dei dirigenti che, graziati dal Ministro Brunetta, si vestono sempre più d’autorità nell’imporre regole e decaloghi d’istituto. Per alcuni, anche ritardi e frequenti assenze, concorrenti al 5, mentre per altri, ancora il canovaccio d’un tempo: solo in presenza di atti di bullismo o di esuberanza comportamentale. Al Sud, specialmente negl’istituti tecnici e professionali, maggiori problemi a riguardo. Tempi duri  anche per il profitto disciplinare, costellato d’ insufficienze sparse e carenti basi per affrontare con sicurezza il proseguimento degli studi. La scuola odierna, poca voglia al sapere e scarso interesse all’apprendimento. Colpa di…?

Un pensiero su “Aumentano i 5 in condotta!

  1. Premesso che, un tempo, il voto in condotta era una appendice fastidiosa allo scrutinio e solitamente attribuito su proposta del Docente con maggior numero di ore o spesso del docente di religione perché questa materia era considerata la “cartina di tornasole”(?) del comportamento dell’allievo. Mah! tra la variegata realtà scolastica italiana, il Ministro Maria Stella Gelmini ha avuto una visione più realistica. Anche in un I.T.I.S. (considerata come una scuola non d’èlite) non ho riscontrato un comportamento diverso da quello del Liceo nel quale sono poi rimasto oltre un quarto di secolo. “Colpa di … ?” conclude, Lei Direttrice? Personalmente trovo che la politica abbia considerato la scuola come l’ultimo dei problemi. E’ un circolo vizioso dove il docente non è rispettato (a torto o a ragione) né come uomo, né come professionista, questo ingenera una contrapposizione tra un Davide (disarmato) e un Golia forte dei numeri, di genitori colpevoli di avere generato imbecilli privi di educazione primaria, di ragazzotti ben organizzati e capaci di usare la Rete per sputtanare ed essere tranquillamente assolti. Cornuti e mazziati si dice da voi … Ho già trattato in due articoli due fatti giudiziari: il Docente ne esce male … per cui tenta di sopravvivere. Caro Ministro, oltre al 5 in condotta, introduca le “sospensioni” fino ad una settimana d’ufficio (a cura del preside e non di un consiglio di classe all’84% composto da “mamme”). Se, decenni fa, uno non sapeva crescere come “uomo”, c’era il Sergente “Salvatore” o il Sergente Maggiore “Gesuino” (al quale si rispondeva, secondo una rigida gerarchia) che provvedevano (e non troppo male). I genitori, se vedono la loro “figliazione” come prolungamento narcisistico dovrebbero essere messi in condizione di accettare “criticamente” il fatto che il loro figlio è il loro specchio. E per buona parte del discorso ho parlato “al maschile”, le ragazze, nella scuola, non sono stupide come il fior fiore dei loro compagni.Cordialmente.
    Salvatore Ganci

I commenti sono chiusi.