Vita di Missione: anche se costa, facciamolo sempre

Padre Oliviero Ferro

Senza il perdono,l’umanità sarebbe decimata”. Perdonare è una parola difficile da digerire per tutti. Sembra che se la si mette in pratica,si perde qualcosa,ci si senta diminuiti. Eppure,dovrebbe essere la cosa più bella che c’è. Se perdoni,dai all’altro la possibilità di continuare a vivere,di sentirsi persona come te. Certo,ci vuole coraggio,ci vuole forza e non è facile. Perdonare non è rassegnarsi al male,ma vincerlo con il bene. Quante volte,ascoltando le mamme in Africa,questa parola è ritornata alle mie orecchie. Quante violenze,quante ingiustizie. Eppure queste persone splendide avevano e hanno la forza di continuare a vivere. Certo,non si fa finta di non vedere il male. Però si crede,si è sicuri che il bene è più importante.“Se Dio vuole” era la frase che veniva spontanea. Si ha fiducia in Dio che non ci abbandona,che ci vuole bene. Una mamma africana ha sempre il coraggio di rimettersi in piedi. Quando nel mese di maggio si passava di casa in casa con la statua della Madonna,erano orgogliose e felici di accoglierla e di aprirle il loro cuore. Tra mamme,ci si capisce subito. Si conoscono le piante di fagioli dalla loro fioritura”. Come ha suggerito qualcuno,bisognerebbe dare il premio Nobel alle mamme africane. Sorridono sempre,ma quanto lavoro fanno! Non stanno mai ferme. Lavorano duro,anche se spesso non ricevono il grazie dovuto. Quando il bel sole vuole splendere,le nuvole velano il cielo fin dall’alba,ma lui splende sempre”. Loro,le nostre mamme africane,sognano un mondo migliore per i loro figli. Certo,le cicatrici della fatica,della violenza restano…e fanno male. Ma quando ti fanno un sorriso splendido e le senti cantare,allora anche tu hai il cuore contento. L’uccello che vola nel cielo si riposa sempre su un ramo d’albero”. Vedendo queste mamme,anche noi nei momenti di difficoltà,abbiamo trovato chi ci ha accolto e dato coraggio. “Come stai,padre” mi dicevano. “Così così” rispondevo io”. “Coraggio(du courage), Dio ti aiuterà” rispondevano. E così succedeva.