Salerno: Roca, sorveglianza speciale per Raffaele Vitale
I Giudici del Tribunale di Salerno, su proposta del Questore di Salerno, Dr. Vincenzo Roca, hanno applicato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale della Pubblica Sicurezza, per la durata di due anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, nei confronti di Raffaele Vitale, nato a Cava de’ Tirreni ed ivi residente, di anni 32, con decorrenza dalla data di scarcerazione dagli arresti domiciliari a cui attualmente è sottoposto. Nello specifico, il 13 ottobre 2009, il Questore, richiamata la pericolosità sociale del Vitale, desunta, dai pregiudizi a suo carico, in particolare, per spaccio di sostanze stupefacenti, ha formulato la proposta di Sorveglianza Speciale, accolta dal Tribunale di Salerno – Sezione Misure di Prevenzione. Giova precisare che Raffaele Vitale, già più volte condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, il 13/10/2008 fu arrestato dalla Polizia di Stato di Salerno perché, a seguito di perquisizione domiciliare, fu trovato in possesso di 60 grammi di hashish, già suddivisa in 55 dosi termosaldate, e di attrezzi per la preparazione della droga.La proposte di Sorveglianza Speciale della P.S., predisposte dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine, diretta dal Dr. Raffaele Battista, tende a stigmatizzare la condotta di vita del pregiudicato che ha evidenziato la sua pericolosità sociale ed è ritenuto soggetto incline alle attività illecite.Si evidenzia che la sorveglianza speciale è una misura di prevenzione che prescrive al destinatario di cercare un lavoro stabile, di comunicare alle competenti Autorità di P.S. i luoghi in cui fisserà la propria dimora con obbligo di recarsi tre giorni a settimana, ad orari prestabiliti, presso il competente Ufficio di Polizia, di non allontanarsi senza preventivo avviso all’Autorità di P.S., di non associarsi abitualmente alle persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza. Il sorvegliato speciale, inoltre, non può rincasare più tardi delle ore 22.00 ed uscire la mattina prima delle ore 6.00, non può detenere o portare armi né intrattenersi abitualmente nelle osterie o partecipare a pubbliche riunioni. La connessa misura di obbligo di soggiorno nel Comune di residenza tende a limitare la libertà di spostamento sul territorio, al fine di consentire una più penetrante attività di controllo dell’autorità incaricata della sorveglianza.