Regionali: Pd, Lamberti “Una battaglia di civiltà”

 In un cinema Alambra gremito fino all’inverosimile Vincenzo De Luca sale sul palco fra gli applausi di tutti i presenti e con il candidato sindaco Luigi Gravagnuolo e la candidata PD Rossana Lamberti che fanno gli onori di casa. Gravagnuolo parla anche a nome delle città di Vietri sul Mare e Cetara ricordando a De Luca i progetti più importanti che queste realtà attendono e che giacciono da tempo sui tavoli della regione.De Luca è un fiume in piena. E’ sera, ma conserva intatte le energie per esporre in modo convinto e coinvolgente i suoi progetti per la regione sui temi del lavoro, della legalità, della salvaguardia e dello sviluppo del territorio. Non risparmia frecciate sarcastiche verso la coalizione antagonista sulla sbandierata “capacità del fare”: fare le liste per le regionali, fare ingrossare le fila dei precari nella sanità e nella scuola. Gli appelli al voto e alla mobilitazione sono accolti dalla platea con un entusiamo straordinario.All’uscita raccogliamo le dichiarazioni di Rossana Lamberti. “I cavesi sono fortunati, hanno l’opportunità di essere protagonisti di due grandi momenti: le elezioni comunali e quelle regionali. Con esse si dimostrerà quanto orgoglio ha la città, quanta voglia di continuare a essere esempio di territorio di qualità, quanto libera veramente sia la sua gente, quanto i Cavesi hanno capito circa il credito acquisito in soli tre anni e mezzo a livello regionale e nazionale con il sindaco Luigi Gravagnuolo. Tanto il progetto comunale quanto il regionale sono lucidamente grandiosi. Il primo è continuare sulla strada della legalità, della tutela ambientale, dello sviluppo turistico e occupazionale. Il secondo consiste nel portare la Campania a essere polo turistico di eccellenza nel Mediterraneo, bonificando le piane inquinate, risolvendo realmente l’emergenza rifiuti, tutelando il territorio adottando la politica delle energie rinnovabili. E i progetti, come è apparso stasera, hanno affascinato ed hanno coinvolto. Ma è una rivoluzione che non ci lascia indifferenti, che ci prende e ci rende orgogliosi di far parte di un popolo in movimento. Tutti siamo protagonisti e come tali abbiamo il dovere di essere militanti: di scendere per le strade, tra gli amici, sui luoghi di lavoro e di convincere gli scettici e gli indecisi. Non possiamo rimanere inerti. E’ una sfida che dobbiamo raccogliere per poter, un domani, dire “C’ero anche io, ed è stata una gran bella battaglia di civiltà”.

 

 

 

 

 

Un pensiero su “Regionali: Pd, Lamberti “Una battaglia di civiltà”

  1. A volte, può tornare utile poter dire: “io non c’ero, ho un alibi”.

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