Vita di Missione: Ujanja

Padre Oliviero Ferro

Ogni tanto mi incontravo con un vecchio di nome Masongezi. Aveva dimenticato di contare i suoi anni. Però ogni volta vedevo la gioia illuminare il suo volto. Un giorno ebbi il desiderio di parlare con lui e gli dissi:”Per favore,voglio conoscere la vita di tanti anni fa. In che modo gli anziani giudicavano le colpe degli uomini?”. Il vecchio sorrise. Poi mi disse:”Vedo che tu,anche se sei giovane,desideri sapere ogni cosa del villaggio. Va bene. Ti racconterò la storia di un ladro,di nome UJANJA”. Gli risposi:”Grazie. Sono pronto ad ascoltarti”. E cominciò. Intorno a lui c’erano molti bambini. Pensavano,come dice il proverbio,che “la bocca del vecchio puzza,però non dice bugie”.“Tanti anni fa,vicino al lago Tanganika,viveva una famiglia di pescatori. Ogni notte,il padre TAMBWE e il figlio UJANJA andavano a pescare. Però,dopo un anno di questo lavoro,Ujanja cominciò a stancarsi. E disse a suo padre:”Basta. Voglio cambiare mestiere. Tu continua pure il tuo lavoro. Io voglio viaggiare,cercare l’oro,conoscere gente”. E così fece. Incontrò degli amici cattivi, che volevano solo ubriacarsi e fare brutte cose. Se ne andò dappertutto. Ma un brutto giorno rimase senza soldi. Cominciò a riflettere e decise di diventare ladro. Piano Piano divenne il capo dei ladri. I soldati avevano paura,perché era veramente cattivo. Suo padre ricevette delle notizie sulla situazione del figlio. Volle incontrarlo per parlare con lui. Si trovarono e gli disse:”Perché hai incominciato questo nuovo lavoro? Non è bello. Lascia perdere e torna a casa. Tua madre ti vuole vedere”. Il figlio cominciò ad arrabbiarsi,dicendo:”Papà,ma da dove vieni? Dal lago? Va bene. Torna a casa tua. Io sono felice e non ho bisogno dei tuoi consigli”. Il padre ritornò a casa molto triste e piangendo. Anche se aveva visto che il figlio rifiutava i suoi consigli,cercò due persone come testimoni. Tornarono insieme dal figlio. Lui li ricevette molto freddamente. Essi cominciarono a dirgli di lasciare quel lavoro,che è una cosa brutta e tante altre cose. Lui cominciò a dire brutte parole. E aggiunse:”Andatevene in fretta,brutti vecchi. Ho già detto che sono ladro e lo sarò sempre”.I vecchi tornarono a casa e dissero al re di riunire il consiglio del villaggio. E così quella notte erano tutti attorno al re per decidere sulla situazione di Ujanja. Dopo due ore di discussione, il re si alzò e disse:”Ujanja ha rifiutato i consigli del padre,degli amici e di altre persone. Basta. Da questo momento è nemico del villaggio. E ABECHA(Dio) lo aiuti a riflettere sulla propria vita”. Il padre ascoltò il giudizio del re e se ne tornò a pescare. Era triste,perché suo figlio aveva scelto di camminare su una cattiva strada.