Salernitana: “Battuto anche il Piacenza. C’è ancora speranza”

Maurizio Grillo

La Salernitana, senza i suoi tifosi, riesce a vincere 1-0 contro il Piacenza, inanellando per la prima volta in questo torneo due vittorie consecutive, dopo quella di Torino di sabato scorso. Non è stata una bella partita, che forse ha patito oltremisura l’assenza del pubblico dell’Arechi. Nel primo tempo subito all’8° l’occasione per gli ospiti di passare, grazie ad un rigore concesso dall’arbitro Velotto per un atterramento di Guerra da parte di un ingenuo Jadid. Moscardelli dallo stesso dischetto imita Fava e regala il pallone a Polito, comunque bravo ad attendere la conclusione dell’avversario. Dopo quattro minuti bella azione della Salernitana in area ospite: su cross al volo di Soligo il pallone viene stoppato col braccio destro da Sambugaro. L’arto del calciatore ospite è completamente staccato dal corpo in chiaro segno di volontarietà. Rigore abbastanza netto, che Velotto non vede. La partita non è delle migliori e anche il terreno di gioco non consente buone giocate. Al 19°, Soligo di testa da buona posizione non inquadra la porta. C’è giusto il tempo di segnalare un buon intervento di Polito, in costante crescita nelle ultime gare, su tiro tiro di Moscardelli e a qualche secondo dal termine, una terrificante bordata di Dionisi da circa 20 metri che finisce per stamparsi sulla traversa a portiere battuto. Si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa gioca meglio la Salernitana, che come passa al modulo a due punte, in avanti (sostituzione di Cozza con Caputo) diventa pericolosa. Al 12° il calcio di rigore per i padroni di casa: un rimpallo in area ospite favorisce Caputo che per primo si avventa sul pallone, in netto ritardo è invece Rincon, che mancando la sfera finisce per colpire con un calcio l’avversario. Questa volta Velotto non può esimersi dal concedere la massima punizione ai granata. E’ Merino a battere imparabilmente Puggioni dagli undici metri. Si aspetta la reazione del Piacenza, ma non c’è, anzi è la Salernitana che sfiora al 36° il raddoppio ancora con una traversa di Dionisi. Lo imita Merino ad una manciata di secondi dal termine, che con una magìa si libera di un avversario, ma colpisce il palo. Finisce così la gara che alimenta la fiammella della speranza dei granata. A fine gara, ancora bocche cucite in casa granata, nonostante la seconda vittoria consecutiva in campionato. A parlare è l’allenatore del Piacenza Massimo Ficcadenti: “Dovevamo fare gol. Abbiamo avuto l’occasione di passare in vantaggio col calcio di rigore sbagliato da Moscardelli e nel secondo tempo prima del loro penalty, ne abbiamo avuto un’altra con Foti. Dopo l’1-0 è stato Cani a sbagliare solo davanti alla porta e alla fine se sbagli tanto vieni punito. La Salernitana, nel primo tempo, ha avuto una sola occasione con Dionisi che ha colpito la traversa, poi non ha fatto nient’altro. In questa gara noi avevamo tutto da perdere mentre loro giocavano per salvare l’onore e sono riusciti a farlo combattendo. In questo momento i granata sono una buona squadra, che può mettere in difficoltà chiunque e noi abbiamo pagato“. Siete andati in difficoltà con l’ingresso di Caputo? “Non è stato il cambio a metterci in difficoltà, ma un nostro errore che ha causato il calcio di rigore per loro, che poi hanno fatto la partita. Negli ultimi venti minuti hanno amministrato bene il pallone e si sono anche resi pericolosi ancora una volta con un’altra traversa di Dionisi. La verità è che avremmo dovuto concretizzare di più nel primo tempo. Non ci aspettavamo certo regali oggi e per questo motivo non abbiamo preso sotto gamba gli avversari. Speriamo di non pagare cara questa sconfitta, anche se è certo che lotteremo fino alla fine“.