Salerno: Questura, clonazione carte di credito

Personale della Polizia di Stato di Salerno in servizio presso L’Ufficio Servizi Vari, le Volanti e la Squadra Mobile della Questura, in un’operazione congiunta, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio, mirati al contrasto delle truffe mediante clonazioni di carte di credito, ieri mattina, alle ore 8.45, ha colto sul fatto due cittadini bulgari mentre stavano installando apparati elettronici per clonare carte di credito, presso lo sportello bancomat di una Banca di Corso Garibaldi a Salerno.Gli apparecchi utilizzati erano i c.d. “skimmers”, congegni in grado di decriptare e copiare bande magnetiche e codici di carte di credito. Il fenomeno, negli ultimi tempi, si era intensificato con un incremento di denunce presentate da cittadini salernitani, Nel corso degli ultimi giorni, infatti, ne sono state presentate nove relative a prelievi illeciti in conti correnti appartenenti tutti allo stesso circuito bancario. Tali addebiti provenivano anche da operazioni “estero su estero”, con prelievi effettuati in diversi paesi del mondo (Kenya, Austria, Svizzera etc.). Sono stati, quindi, disposti sul territorio cittadino, specifici servizi di appostamento e vigilanza che hanno condotto all’arresto degli autori di questi reati. I due stranieri, accortisi della presenza degli Agenti della Polizia di Stato, hanno tentato di allontanarsi dal bancomat ma sono stati ben presto bloccati, identificati per Daniel Borisov Dochev, di anni 26 e Dimcho Georgiev Kranchev, di anni 33, e perquisiti. Addosso ai due è stato rinvenuto un congegno elettronico “microchip”, la somma di Euro 1.160, in banconote con numero di serie progressivo, e sei carte di credito, dei quali non hanno saputo giustificare il possesso, oggetti che sono stati, pertanto, sequestrati. I malviventi bulgari devono rispondere, in concorso, dei reati di intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche e di tentato furto aggravato. La diffusione del fenomeno sul territorio nazionale (solo negli ultimi mesi a Roma la Polizia di Stato ha arrestato 32 cittadini bulgari dai 25 ai 30 anni per lo stesso tipo di reato – art. 617 quinquies c.p.) fa presumere l’esistenza di un’organizzazione criminale specializzata, ben radicata sul territorio internazionale, per cui sarà possibile estendere, da questa operazione, anche una articolata attività d’indagine. Vista la diffusione degli strumenti elettronici di pagamento e di prelievo e l’intensificazione di tale tipo di reato sul territorio, si forniscono alcuni consigli per evitare truffe o utilizzi illeciti da parte di terze persone a danno del titolare della carta di pagamento, di cui  è sempre possibile contestare gli addebiti e richiedere un risarcimento.

Carte di Credito: i consigli della Polizia di Stato

Con il bancomat Allo sportello: osservare l’apparecchiatura alla ricerca di anomalie e modifiche. Sulla verticale o diagonale della tastiera può esserci per esempio una microtelecamera.

Bocca della fessura: controllare se la fessura dove si inserisce la tessera Bancomat è ben fissa. Se si muove o si stacca potrebbe significare che è stata coperta con uno “skimmer”

Tastiera: verificare se anche la tastiera è ben fissa. Spesso i malfattori sovrappongono una loro tastiera per catturare il codice Pin. In questo caso c’è un gradino di un paio di millimetri

Pin: digitare il codice nascondendo con il palmo dell’altra mano l’operazion

Nel caso del dubbio: non introdurre la tessera e non inserire il Pin. Allontanarsi e chiamare le forze dell’ordine.

Con le carte di credito

La tessera: non perdetela mai di vista

Estratto conto: controllarlo ogni mese poiché è l’unico modo per accorgersi di eventuali spese mai effettuate

Addebiti impropri: se vi arriva un estratto conto con addebiti impropri è bene denunciare alle forze dell’ordine la clonazione della carta, disconoscendo le spese addebitate

Internet: nel caso di acquisti sul web verificare se la pagina del sito è sicura (contrassegnata cioè da un lucchetto posto sulla parte inferiore dello schermo). Se così non è si corre il rischio di vedersi rubare i dati

E-mail: se vi arrivano messaggi di posta elettronica dove vi si chiedono dati sensibili relativi alla vostra carta di credito o al conto corrente non bisogna rispondere a nessuna richiesta. E’ necessario avvertire la banca o le forze dell’ordine avendo l’accortezza di non cancellare l’e-mail.