Sotto la cupola

Giovanna Rezzoagli

“The Dome” è l’ultimo romanzo pubblicato dal grande Stephen King, scrittore americano notissimo come autore di libri e racconti horror –fantascienza. Il mio primo amore letterario è proprio lui il grande Stephen, di lui lessi per primo “Pet Sematary”, “Il cimitero degli animali”, ritengo magistrali  “Dolores Claiborne”, “Misery”, “Stagioni diverse”. Poi per anni trascurai i nuovi romanzi, sino allo scorso Natale in cui ricevetti in dono appunto “The Dome”. Ho iniziato a leggere e subito la maestria dello scrittore si avverte: un numero sorprendente di personaggi, tutti perfettamente delineati psicologicamente, una trama ricca ed avvincente sino all’ultima pagina, un accurato studio delle interazioni fra i personaggi, rendono “The Dome”un piccolo capolavoro di fantasy associato ad un ottimo progetto sociologico. Chi non vorrebbe essere come la coraggiosa Andrea Grinnel donna coraggiosa che decide di dire basta alla dipendenza da farmaci e si riprende la vita appena in tempo. Quanti Big Jim Rennie potremmo benissimo conoscere anche noi? Sul retro del libro si legge “Immagina un formicaio ed una lente d’ingrandimento. Immagina un raggio di sole attraverso la lente. E immagina di essere la formica mentre un bambino crudele maneggia la lente…Benvenuto in The Dome”. Chiaro no? Io credo di si. Stephen ha vinto ancora, ti ha affascinato con la sua narrazione, ti fa riflettere attraverso le sue visioni. Siamo anche noi sotto una cupola? Forse si, forse no. Ma la domanda più importante è: che persona sarei io se vivessi sotto la Cupola?