Volantino per monitorare qualità dei servizi ospedalieri laziali

 “Rompi il guscio, aiutaci ad aiutarti”. È questo lo slogan del  volantino che sarà distribuito domani, mercoledì 10 febbraio, all’ingresso delle strutture ospedaliere della città di Roma. A prendere l’iniziativa è l’Associazione Culturale “G. Dossetti: i Valori” – Sviluppo e Tutela dei Diritti, per monitorare la qualità delle prestazioni offerte nei principali ospedali romani e contribuire al miglioramento dei servizi sanitari regionali.  “Collabora con noi. Segnalaci disservizi, scortesie, tempi d’attesa, errori sanitari”: è questo il messaggio. Si tratta di un progetto che l’Associazione “G. Dossetti” lancia per dare voce ai cittadini che decidono di tacere gli episodi di malasanità o che, semplicemente, non vengono ascoltati né presi in considerazione, e che mira a coinvolgere quanti di loro non sanno spesso a chi rivolgersi per denunciare le proprie spiacevoli esperienze. «Il messaggio parla chiaro  – ha dichiarato Corrado Stillo, responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione – è il segno tangibile di un monitoraggio che noi promuoviamo per consigliare ed assistere i cittadini che si avvicinano ai servizi sanitari regionali. Dai dati raccolti dai nostri volontari intendiamo ascoltare direttamente dai cittadini lo stato della qualità percepita da coloro i quali si rivolgono alle strutture ospedaliere pubbliche. Il balletto di cifre fornite in piena campagna elettorale è causa, spesso, di disorientamento tra gli utenti che vengono bersagliati da messaggi contraddittori circa il funzionamento o  meno dei servizi sanitari». I dati raccolti, le situazioni di criticità emerse, le buone pratiche saranno, poi, consegnati ai candidati a Presidente della Regione Lazio affinché le loro proposte politiche tengano conto dei reali problemi dei cittadini ed indichino possibili soluzioni. «Vogliamo dare a tutti i cittadini – ha continuato Stillo – la possibilità di esternare il proprio giudizio sulla Sanità e di vedere nell’Associazione un punto di riferimento e di interlocuzione con le Istituzioni». In un primo momento, ad essere monitorate saranno le seguenti strutture ospedaliere: San Filippo Neri, San Camillo, Sandro Pertini, San Giovanni, Sant’Andrea.