Bellizzi: “Donna in Difesa”

“Donna in Difesa” sbarca a Bellizzi. Il progetto, un corso di autodifesa per sole donne, nato da un’iniziativa del consigliere comunale di Salerno Vilma Fezza, ha registrato infatti anche l’adesione del comune picentino, primo tra quelli della provincia di Salerno. Questa sera, alle ore 18.30, presso il Centro Sportivo “Berlinguer”, si è svolta la presentazione ufficiale del progetto, alla presenza del sindaco di Bellizzi, Giuseppe Salvioli, dell’Assessore alle Pari Opportunità, Teresina Granese, dell’Assessore alle Politiche Sociali, Massimo Paolini, e della stessa Vilma Fezza, in veste anche di Presidente dell’Associazione “Giustizia al Femminile”. “Donna in Difesa” è un progetto che si articola in un corso di tre mesi, per sole donne, per imparare le tecniche di difesa personale. Il corso, che gode del patrocinio del Comune di Salerno, nel capoluogo è stato accessibile a titolo gratuito, grazie all’intervento delle associazioni “Giustizia al Femminile” ed “Indaco”. Dopo il successo ottenuto nel salernitano, con numerose iscrizioni di donne di ogni fascia d’età, il progetto ha riscontrato l’interesse di numerosi comuni della provincia. Il primo è stato proprio Bellizzi, che con la manifestazione di questa sera ha  ufficialmente “sposato” l’iniziativa.“Quello della violenza sulle donne è un tema molto serio – ha affermato il sindaco di Bellizzi, Pino Salvioli – che nasconde speso situazioni drammatiche vissute all’interno delle mura domestiche. Un problema che spesso viene sottovalutato, specialmente in culture maschiliste. Con questa iniziativa vogliamo iniziare un percorso per dare degli strumenti, e concentrare l’attenzione su questa problematica”.“Il progetto – ha spiegato l’Assessore alle Pari Opportunità Teresina Granese – rappresenta un’innovazione in tutta la provincia. Non è un caso se abbiamo deciso di presentarlo oggi, nella giornata nazionale per la prevenzione della violenza in famiglia e sui minori. Una delle prime cause di morte all’interno delle mura domestiche è la violenza, questo è un problema che non può essere taciuto, ma di cui si deve parlare. E’ necessario che ci sia coordinazione da parte di tutti gli enti e le associazioni”.“La violenza, specialmente sulle donne, è un problema che esiste – ha esordito il presidente di “Giustizia al Femminile”, Vilma Fezza – ma bisogna far capire che c’è la possibilità di fare qualcosa. La capacità concreta di sapersi difendere è fondamentale, ma ha grande importanza anche l’aspetto psicologico, ed il ruolo preventivo che una maggiore sicurezza può avere nei confronti della violenza. Esistono leggi e strumenti importanti che vengono incontro alle donne che subiscono violenza, ma questi strumenti intervengono sempre dopo, quando la violenza ha già lasciato un segno indelebile nel loro animo. Un approccio diverso, invece, può essere un importante deterrente contro un tentativo di violenza”. “I maestri del corso – ha concluso il consigliere comunale Fezza – agiscono soprattutto sull’approccio psicologico delle donne. Se su dieci donne che possono subire violenza, nove rispondono e reagiscono, allora ci si renderà conto che in realtà non sono così deboli come si suole pensare. Penso sia per questo che il corso a Salerno ha avuto successo. Bisogna partire dal tessuto sociale, e fare dei piccoli cambiamenti, che poi possono diventare grandi. Un corso di difesa non può essere una soluzione a tutti i problemi, ma può diventare un passo importante”.Al termine della presentazione, breve esperimento pratico: alcune allieve iscritte al corso di difesa personale a Salerno, hanno mostrato diverse posizioni base per la difesa. A guidarle, i due istruttori del corso, il Maestro Federale Roberto De Cesare ed il Tecnico Federale Francesco Giacomarro, della Polisportiva S.K.S. Entrambi cintura nera di karate, De Cesare e Giacomarro sono istruttori riconosciuti anche di M.G.A. (Metodo Globale Autodifesa).