Cava de’ Tirreni: MoroInJazz senza soste

Una riunione particolare Tony Eposito, Antonio Onorato, Joe Amoroso, Ernesto Vitolo, Diego Imparato. Tutti personaggi accomunati da moltissimi aspetti, ma soprattutto dalla loro capacità di trasporre nella loro musica quelle radici napoletane tanto bistrattate, ma innegabilmente fonte di inimitabile ispirazione. E’ la proposta musicale di venerdì 22 gennaio della rassegna MoroInJazz del Risto Pub di  Cava de’ Tirreni (Sa).Da sempre impegnato nella fusione del linguaggio tipicamente afro-americano con quello della tradizione melodica partenopea, sperimentando nuove forme musicali e nuovi suoni, Antonio Onorato (alle chitarre), affiancato da quattro straordinari musicisti campani del calibro di Joe Amoruso (piano e tastiere), Tony Eposito (batteria e percussioni), Diego Imparato (basso) e Ernesto Vitolo (organo), delizierà il pubblico del RistoPub Il Moro con i maggiori successi delle loro produzioni artistiche, una sorta di jazz-rock napoletano in grado di conquistare anche i palati più sofisticati. Blues e jazz si fonderanno nei loro brani, venerdì 22 gennaio a partire dalle ore 22.30 quando dal palcoscenico del RistoPub Il Moro del Borgo Scacciaventi di Cava de’ Tirreni (Sa)  il quintetto darà vita ad una musica capace di rivisitare e proporre, in una veste tutta nuova, quelli che sono i suoni tradizionali del mediterraneo. Antonio Onorato è considerato il principale esponente del jazz napoletano e studioso di etnomusicologia. Nei suoi lavori discografici sono presenti contaminazioni con la cultura africana, brasiliana e medio-orientale. È l’unico musicista al mondo ad utilizzare la Breath Guitar Yamaha G10, o “chitarra a fiato”; strumento rivoluzionario e futuristico. La musica di Tony Esposito è ispirata da sonorità provenienti da molti Paesi del mondo che ha mescolato con ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenopea. L’originalità del suo approccio si può ritrovare nell’invenzione di strumenti unici come il tamborder, suono onomatopeico presente in uno dei suoi brani piu’ famosi, Kalimba De Luna, inciso nel 1984. Prima di riciclarsi come autore di facili atmosfere esotiche, il percussionista Toni Esposito è stato un vivace protagonista della scena alternativa italiana. Al suo attivo, oltre a moltissime collaborazioni con svariati artisti, vanno ricordati almeno i primi due album solisti: Rosso napoletano e Processione sul mare. Joe Amoruso, certamente uno dei maghi del piano che il patrimonio partenopeo conserva, resta tra i più “immensi” tastieristi d’Italia e tra i più invidiati e ricercati. La carriera del pianista napoletano è un lungo percorso costellato di collaborazioni con artisti nazionali e internazionali, tra cui, solo per citarne alcuni, la Pfm, Mauro Pagani, Vasco Rossi, Zucchero, Wayne Shorter, Gato Barbieri, Al Johnson. E poi i napoletani: il già citato Pino Daniele, ma anche James Senese, Tony Esposito, Rino Zurzolo, Tulio De Piscopo.