Rita Occidente Lupo
Accorsata e partecipata la manifestazione conclusiva che l’IC “Fresa- Pascoli”, diretto da Michele Cirino, ha gestito superbamente, grazie alla sinergia dell’intero pool scolastico, in una sinergia inter ed infraistituzionale. Infatti, nel magnifico polmone verde antistante l’edificio, Forze dell’Ordine, referenti Asl, politici in corsa ed in carica. Tra il lievitante entusiasmo degli allievi che, grazie alle famiglie, hanno fatto a gara per presentare i diversi prodotti realizzati, nel rispetto di una sana alimentazione e di un corretto uso di prodotti anche per la pulizia personale. Insomma, tra le occhieggianti piantine e le leccornie a volontà, davvero un karaoke, come poi scandito dalle note di danze popolari, che ha rimandato il polso di una Scuola nel Tempo, ma al di là dei limiti temporali.
“E’ con viva soddisfazione esprimere sentiti ringraziamenti per l’ interessamento, la partecipazione e la collaborazione operativa alla manifestazione – ha ricalcato il Dirigente Cirino-  per una scuola green ed ecosostenibile, che ho avuto l’onore in questo decennio di rappresentare. E’ la conferma che la VISION e MISSION della nostra scuola ha permesso l’incontro tra la nostra Istituzione e tanti autorevoli operatori e interpreti del difficile cammino formativo, in un’ottica di compartecipazione sistemica, di un avvio di costruzione reticolare e interattivo del sapere, di rivalutazione narrativa, interpretativa, costruttivista ed euristica dei contenuti disciplinari. La sinergia e condivisione con il territorio, il legame forte manifestato dalle iscrizioni, va nell’ottica del Fare scuola fuori dalla scuola, di realizzare sistemi scolastici plurali in grado di diversificare l’offerta formativa, di promuovere l’imparare ad imparare. La partecipazione alle iniziative di continuità, di accoglienza e di presentazione del POF, ha affermato la scuola come luogo di esperienze culturali e relazionali, che concorrono intenzionalmente alla comprensione dell’esperienza sociale e individuale, a coniugare la cultura della riflessione alla cultura della compartecipazione relazionale e comunicativa. Un grazie particolare va a tutte le componenti culturali del territorio che hanno condiviso e sostenuto questo bisogno forte di sostenere la scuola in un percorso virtuoso di costruzione di un sistema formativo integrato, all’humus socio-culturale di Nocera Superiore per aver contribuito in un’ottica sistemica alla costruzione di una scuola unica sul territorio, a tutti i lavoratori della mia scuola per aver contribuito attraverso un’azione efficace fatta di sacrificio e di autentica passione educativa all’inversione di tendenza che vedeva la nostra scuola marginale nel contesto territoriale. Finalmente si è invertita la rotta: ci arrivano iscrizioni anche da fuori comune. Questo è il sintomo della qualità e percezione di efficienza della nostra scuola, che è riconosciuta ed apprezzata in provincia per competenza dei suoi docenti e per le progettualità educative messe in campo pur a fronte delle mille difficoltà e problematiche annesse e connesse. Come in tutti i traguardi e successi la nostra scuola è caricata di enormi responsabilità. Quella di attuare e realizzare un piano ulteriore di miglioramento costante, tale da permettere risposte adeguate e calibrate ad ogni bisogno formativo degli allievi e tendere definitivamente al pieno successo formativo degli alunni. In questo Vi sarà l’impegno costante mio e dei miei lavoratori con l’entusiasmo, la partecipazione e disponibilità comunicativa che ci ha sempre contraddistinto. La crescita della nostra scuola si manifesta dalla forza e dalla crescita in termine di competenza dei nostri alunni che testimoniano questi traguardi nei loro percorsi esistenziali e scolastici. E’ tangibile nella percezione di aver insieme creato la costruzione di una comunità di apprendimento oltre il covid e la pandemia, in un percorso di amore e di emozioni e di abbraccio infinito ai nostri alunni. Oltre le derive dei social e le nefandezze comunicative figlie di un malessere esistenziale e del buio del tunnel delle incomprensioni. Oltre il male infinito amplificato dalla pandemia spesso nascosto e celato e per questo ancora più infido e pericoloso. Oltre quella corrispondenza educativa spesso auspicata e ancora da realizzare, ma in fieri. Oltre i tempi tristi e bui che stiamo vivendo. Attraverso l’entusiasmo che ho visto negli sguardi dei miei alunni in questi giorni ho rivisto amplificata la luce abbagliante di una scuola che ha ancora al suo interno la forza di poter rivivere e rigenerarsi. Ma da solo l’entusiasmo dei nostri alunni, la loro passione, il desiderio di costruire essi stessi una comunità non può bastare nella misura in cui ci dovrà essere il nostro sostegno, di noi adulti docenti, operatori, famiglie. Solo accompagnando e sostenendo il cammino dei nostri alunni anche noi rivedremo la luce della cultura che non si è mai spenta ma è solo sopita e addormentata dalle nostre inquietudini e malesseri. Nell’auspicare un futuro roseo per la nostra scuola, il DS con tutti i suoi docenti e ATA sosterrà sentieri di vicinanza e di amore verso le nuove generazioni oltre le prigionie della nostra mente, oltre le strumentalizzazioni proprie di un mondo adulto che spesso si nasconde dietro una maschera. Un abbraccio ai nostri alunni che invece sono la parte più autentica e preziosa della nostra comunità scolastica. Supereremo la pandemie delle nostre derive esistenziali solo se riusciremo a saldare le nostre fragilità forgiandole in qualcosa di più forte. Solo se andremo a costruire insieme agli alunni un futuro più sostenibile e luminoso per tutti quanti noi in un nuovo umanesimo contornato e rafforzato dai veri valori che hanno da sempre caratterizzato la cultura occidentale. “