Salerno: i lavoratori del Cgs licenziati “Basta bugie!”

Ora basta! Come lavoratori, pur essendo da circa 18 mesi oggetto di una grande ingiustizia, abbiamo sempre manifestato il ns. disagio in modo pacifico e rispettosi dei ruoli, e pur sapendo come, di fatto, si è arrivati al nostro licenziamento, non abbiamo mai mostrato accanimento contro chi ha ordito questo piano. Oggi però dobbiamo dire basta e rendere palese a tutti lo stato di fatto. Diciamo basta alle continue bugie, basta alle falsità e ai doppi giochi. Sono bugie “il persistere della crisi finanziaria” che dichiara l’azienda in quanto la stessa si sta avviando a breve alla produzione di utili, nel 2008 il fatturato è stato più che raddoppiato rispetto al 2007 e nel 2009 ha subito un ulteriore incremento al quale va aggiunta una forte riduzione dei costi di gestione dovuta al licenziamento su base volontaria di 11 lavoratori (su un organico iniziale di 81 unità, circa il 15%) che attraverso la mobilità accederanno al pensionamento. Sono bugie colossali “la contrazione del mercato di riferimento” in quanto quasi il 100% del fatturato deriva dal trattamento dei rifiuti liquidi la cui richiesta di smaltimento è già molto forte ma che nei prossimi mesi subirà un ulteriore forte incremento, almeno qui nella provincia.  Tutto ciò a conferma che l’azienda ha costruito un piano per l’allontanamento dal sistema lavorativo di “alcuni” lavoratori, basato solo su bugie. Negli ultimi giorni, poi, abbiamo assistito ad eventi che rendono del tutto ingiustificabile il comportamento dell’azienda.  Infatti, il rifinanziamento della CIG da parte del Governo, avvenuto a fine novembre scorso, dava la possibilità, per noi lavoratori allora in CIGS, di accedere ad un ulteriore anno di CIG in deroga senza che questo comportasse oneri aggiuntivi per l’azienda. Invece, alla richiesta dei sindacati di aprire a quest’opportunità, l’azienda ha risposto con un secco No! Per questo, siamo scesi in piazza ancora una volta per manifestare, in modo pacifico, la nostra condizione di lavoratori abbandonati dall’azienda. Purtroppo, in quest’occasione così come in altre, la RSU, invece di schierarsi in nostro favore, per l’ennesima volta ha preso le distanze da noi, ed anche in contrasto con quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali, addirittura si è scagliata tramite comunicati stampa contro chi invitava l’azienda ad un’azione di buon senso e ad accettare le richieste dei sindacati di prolungare la CIG. Il coordinatore della RSU, V. Pacifico (rappresentante della CGIL) addirittura si è rivolto con tono offensivo, e sostituendosi, di fatto, all’azienda, si è premurato di screditare chi stava sostenendo le nostre richieste. A chi per 15 anni ha vissuto il contesto lavorativo di quest’azienda questo è stato esplicito fin dal primo momento anche se non si pensava sarebbero arrivati a tanto. Oggi però a seguito dell’ultima presa di posizione dell’azienda e di quest’ultima presa di posizione della RSU diventa evidente a tutti come di fatto siamo vittime di una massiccia serie di azioni programmate e reiterate per oltre un anno allo scopo di emarginarci, screditarci, umiliarci ed infine estrometterci dal sistema lavorativo. In tal modo, la RSU, per mantenere o acquisire qalche privilegio a loro riservato, non ha esitato a tradire decenni e decenni di lotte dei lavoratori e la difesa di elementari diritti. Tutto ciò in un’azienda il cui proprietario unico è un ente pubblico, che gestisce aree industriali e strutture impiantistiche realizzate con i soldi della collettività costate migliaia di miliardi delle vecchie lire. Adesso è ora di dire veramente basta! Ci sono verità scomode che fino ad oggi nessuno ha fatto emergere. Una di queste è il fatto che ci troviamo di fronte ad una volontà di procedere ad una “pulizia etnica”. Sì perché i lavoratori licenziati sono 11 ai quali negli ultimi giorni l’azienda ne ha aggiunti altri due, in totale 13 e di questi ben 09 sono residenti fuori provincia. Per impedire che tale vergognoso disegno si realizzi, per porre fine ad una situazione d’ingiustizia e di un ingiustificabile comportamento a nostro danno, rivolgiamo un appello a tutte quelle figure istituzionali sane, a quegli uomini politici seri che ancora esistono, invitandoli a non restare a guardare l’operato di politici falliti, seduti a scaldare poltrone per centinaia di migliaia di euro, che giocano a fare gli imprenditori. Li invitiamo ad intervenire, ed appoggiare la nostra lotta.

                                                                      I lavoratori del Cgs licenziati