Salerno:Morrone soddisfatto per revoca termovalorizzatore a De Luca

Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione del Governo di revocare la delega di Commissario per la realizzazione del termovalorizzatore al Sindaco di Salerno. Decisione, quest’ultima, peraltro, che mi sono incaricato reiteratamente di sollecitare al Presidente del Consiglio con lettere formali. C’è da sottolineare che c’è voluto un Esecutivo di centro destra per ripristinare un’impostazione più rispettosa dell’ambiente e ridimensionare la eccessiva portata dell’impianto, che il Sindaco aveva imposta spregiudicatamente in un momento di grande crisi in Campania sulla questione rifiuti.  La soddisfazione espressa non va confusa con il pregiudizio, poiché siamo in una fase del paese e del mezzogiorno tanto delicata sul piano economico per cui l’amministratore che non è in grado di realizzare un’opera è bene che venga sostituito.Il Sindaco ed ex Commissario può anche ingoiare il rospo sputando il suo stantio sarcasmo plebleo, ma la verità è questa e nessun’altra. In questo caso, anzi, l’avvicendamento avviene già troppo tardi e dopo che l’ex Commissario delegato ha prodotto già molti guai: il primo appalto aggiudicato a un’impresa collusa con la camorra dei casalesi; il secondo all’unica società presentatasi e che era stata precedentemente estromessa dalla partecipazione; il rischio concreto che si instauri un contenzioso lungo e costoso con quest’ultima; dopo circa tre anni dall’affidamento dell’incarico non è stata ancora messa la prima pietra. A questo si aggiunge che il Comune di Salerno ha anticipato, come per le opere nell’area di S.Teresa, cospicue risorse, per cui è ben riposto il timore di una possibile situazione di dissesto finanziario dell’ente. Preoccupazione, questa, che si accresce e trova maggiore consistenza se si pensa alle gare aggiudicate prive delle coperture finanziarie rivenienti dalle risorse europee. E’ in tale contesto che il Sindaco, per niente appagato dai rischi a cui sta esponendo i cittadini, si permette una spesa di circa tre milioni di euro per le luminarie natalizie. Puro folklore che viene contrabbandato per arte, nel mentre è un mero acquisto commerciale, fatto bypassando un regolare bando pubblico di gara, che nasconde unicamente le manie di grandezza del primo cittadino, le sue ambizioni sfrenate di carriera e un cinismo sociale unico nel paese. Torino, città dalla quale è stata copiata l’idea, certamente più grande e con situazioni di bilancio più rosee di quelle del Comune di Salerno, spende circa la metà e senza accollare alcun costo alla collettività. Ho provato varie volte, anche nella discussione consigliare, a mettere in guardia gli amministratori rispetto al rischio di dissesto, ma si continua a correre verso il precipizio senza che si percepisca un solo atto di buon senso. Nel frattempo tutte le grandi opere finalizzate allo sviluppo del capoluogo sono ferme e la città è priva di qualsiasi iniziativa volta ad alleviare la sua grande e diffusa sofferenza sociale. Verrebbe da dire: aiutatemi a fermarlo! Ma il “coro” ti travolge festoso, incurante e temerario e tira diritto nel burrone.

Fausto Morrone