L’angolo dei giovanissimi: SEO… pratica ruba-soldi?

  Alessio Ganci

Il SEO (Search Engine Optimization) è generalmente una pratica dei webmasters atta a pubblicizzare un sito web e a farne aumentare le visite. Se si ha a che fare con un’azienda o con una qualunque società addetta la vendita, oltre all’aumento delle visite si aggiunge anche una terza pratica detta ottimizzazione per aumento delle conversioni (cioè convertire i visitatori occasionali in potenziali clienti). Molto  spesso “SEO” viene considerato come sinonimo di “pratica atta a sborsare più denaro possibile”; tradotto in soldoni: più spendo = più ricevo visite. In realtà il SEO non è così. Chi si affida ai servizi come Google AdWords, che inserisce una piccola inserzione nelle SERP (Search Engine Results Pages) di Google o come le campagne pubblicitarie a partire da €500 Euro l’anno offerto da qualche servizio hosting di turno,  non ha compreso abbastanza il significato di SEO. Inoltre, analizzando Google AdWords, si scopre che: dal punto di vista tecnico non si ha una buona visibilità: il banner che Google dedica ai clienti AdWords è piccolo e molto spesso viene accompagnato da tanti banner della concorrenza; dal punto di vista psicologico, è provato che gli utenti non amano cliccare sui banner AdWords, considerati estranei alle SERP. L’utente più “citrullo” li può considerare anche come fonti di virus. In realtà le pubblicità Google sono tra le poche che non integrano spyware e malware vari. Se  il SEO non è una “pratica ruba-soldi”, come si fa ad ottenere gratuitamente una quantità di visite “decente”? La risposta viene da quella “materia grigia” non troppo abbondante in certi webmasters: chi paga fior di soldoni non ha mai compreso l’esistenza dei networks di scambio visite. Tali siti offrono la possibilità di crearsi un account personale su cui caricarci i dati del proprio sito web. Dopodiché viene attivato un “sistema di crediti”: più crediti si hanno, più visite si ricevono. I crediti si guadagnano visitando altri siti web o acquistandoli (però non a €500 o più). La regola dei circuiti di scambio visite è la seguente: “io visito il tuo sito; tu visiti il mio”: la spesa è ridotta al semplice costo della connessione. I circuiti di scambio visite più famosi sono: FotoExpo.net, che conta oltre 110000 webmasters iscritti e che offre anche la possibilità di utilizzare i crediti per inviare e ricevere gratuitamente i messaggi Short Message Service. Questo servizio permette un notevole risparmio sul credito telefonico. Il link per registrarsi al sito di scambio visite è: http://www.fotoexpo.net/iscrizione.asp?ref=foglidicounseling. Altri networks pubblicitari che non sono tra i più famosi, ma che comunque offrono una buona opportunità di guadagno di visitatori sono: Telelavorando AutoSurf: questo servizio permette di avviare un ciclo di visite dei siti web automaticamente. Però questo non vuol dire “lasciar visitare i siti al programma automatico e rilassarsi”: ogni tanto compare un’icona che se premuta permette di aggiudicarsi un jackpot di crediti. Tale jackpot ha un valore ben preciso ed è valido per tutti gli utenti. In ogni caso non si può lasciar perdere la finestra di “auto-visite” se si desidera premere l’icona non appena compare (ed essere svelti, prima che la prema qualcun altro). Link per la registrazione: http://www.telelavorando.it/autosurf/register.php?referer=2311. Soluxioni.com: anche questo network pubblicitario offre il servizio “visite automatiche”. Link per la registrazione: http://www.soluxioni.com/portal//?ref=1332. VisiteGratis.net: network basato sul servizio “visite automatiche”. Link per la registrazione: http://www.visitegratis.net/index.php?refer=foglidicounseling. VisiteGratis.biz: network basato sul servizio “visite automatiche”. Link per la registrazione: http://www.visitegratis.net/index.php?refer=foglidicounseling. Ovviamente potrebbero esserci altri networks pubblicitari. Il consiglio per chi vuole rendersi visibile  “allo spasmo” è, ovviamente, di iscriversi a più networks possibili.