Stalking, in aumento al Nord

di Rita Occidente Lupo

Lo stalking alligna da tempo. Peccato che per secoli nessuno se ne sia accorto. Per correre ai ripari. Dall’entrata in vigore della legge, oltre 700 arresti, piu’ di 3.000 delitti commessi. I dati diffusi dal sottosegretario all’Interno Mantovano ad un anno dalla genesi normativa. Colpevoli principalmente gli uomini,  non metabolizzatori di sconfitte. Partner rinnegati, fidanzati mollati, mariti traditi. L’80% delle vittime, donne e l’84,68% dei delitti, compiuto da italiani. La regione con più casi denunciati,  la Lombardia, a cui seguono Piemonte e Toscana. Un tempo la donna veniva considerata un’appendice del maschio e quindi incapace di poter dire la sua. Di poter vivere la propria esistenza, al di là degli steccati maschilisti. Il femminismo, anche se scavalcò la palizzata della ghettizzazione, lasciò in piedi i tabù, difficili da estirpare. E le smanie protagonistiche specialmente degli uomini, restìi a subire separazioni e rifiuti. Non sempre lo stalking prende le mosse da un prurito maschilista. A volte scaturisce da una vera e propria priorità affettiva. Da un’incapacità d’adeguamento ad una realtà diversa dalle attese. Da un connubio infranto, da un amore non corrisposto, da un’unione interrotta. La vittima dello stalking oggi coraggiosamente  denuncia  gli atti persecutori. Non teme più recriminazioni e vendette trasversali. Dopo coercizzanti molestie e costanti approcci intimidatori, la denuncia spedita verso il partner d’un tempo o l’occasionale compagno di qualche serata. Il dato che vede in cima alla  classifica la città della Madonnina, stupisce non poco. Un po’ perché si crede che sia il Sud, terreno più fertile per certe tradizioni. Contrariamente al Nord, più evoluto anche in tema di cuore…Insomma nello Stivale, la geografia umana muta di coppia in coppia!