Salerno: all’AP ART della Guglielmi, l’ arte del nostro tempo

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Altro importante appuntamento all’AP ART di Maria Gabriella Guglielmi, docente di fotografia presso l’Ateneo fiscianese. Un Fiore all’occhiello nel pool di verde dell’Arbostella, tra assemblaggi, collage, fotografie. Di tutto un po’. Miscelato con gusto, con quella voglia di vivere che inneggia all’estro. Grazie a numerosi allievi della Guglielmi, l’Arte entra nel reticolo dei metri quadrati di un appratamento, rendendo acccattivante e caldo l’ambiente. In un clima amicale, dove i colori giocano col tempo. E con gli artisti, che hanno graffiato tele immortali. La performance, grazie agli abili scatti di Tato, Antonio Tateo, collaboratore attivo della Guglielmi in tutti i fermenti artistici. L’accompagnamento musicale, del maestro Enrico Parrilli e l’allestimento di Valentina Bambulyak. Un cocktail ben miscelato, come il drink augurale. “Ho inteso invertire quanto già gli artisti- ha commentato la Guglielmi- hanno inteso realizzare in passato. Ho portato l’arte in un appartamento, pioniera in città a riguardo. Dalle fotografie metafisiche, al radiograph, dal collage, all’assemblaggio, centinaia di pezzi per tutti i gusti, scorrono le ansie e le gioie del nostro panorama artistico. Tra le opere anche il murale di Nuvola Calenda Talamo, che non ha bisogno certamente di presentazioni, essendo l’artista balzata all’attenzione nazionale in Siria, Cina, America, col suo accattivante figurativo acrilico. La lezione che ho fatto mia, quella dadaista, metafisica, surreale. Da allieva del prof. Filiberto Menna, unica cattedra di Storia contemporanea a Salerno, alla fine degli anni ’70, vanto il titolo accademico che non posseggono nè Sgarbi nè Bonito Oliva. Qualcuno ha definito le mie, fotopoesie, per quel loro partire da un elemento reale, per poi procedere col metodo paranoico critico daliniano.  Ed io credo che non sia errata l’interpretazione perchè, per me, l’arte, parte dal cuore, per arrivare ai cuori!”