Quinta giornata mondiale contro l’Ictus cerebrale

 Ogni 20 secondi una persona è colpita da ictus cerebrale. Nel mondo, ogni anno, 6 milioni di persone muoiono di ictus, in Europa l’ictus è la prima causa di disabilità e la terza causa di morte, in Italia dei 200.000 soggetti colpiti da ictus, 40.000 muoiono entro breve termine e altri 40.000 subiscono un grave handicap. L’ictus cambia radicalmente la vita delle persone che colpisce  e quella delle loro famiglie. L’età dei pazienti colpiti da ictus è in costante diminuzione. Per fronteggiare tale emergenza occorre partire da un assioma fondamentale “la prima prevenzione è l’informazione”. In Italia anche quest’anno sarà celebrato il World Stroke Day , la giornata per la prevenzione dell’ictus con visite gratuite e screening del rischio. La Fondazione Neuromed, in collaborazione con la Croce Rossa italiana e l’associazione A.L.I.Ce Molise, per l’occasione allestirà uno stand presso Piazza Unità d’Italia di Fondi dove i medici dell’Unità Operativa della Stroke Unit dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed saranno a disposizione di tutti per visite gratuite, controllo dell’Ipertensione Arteriosa, calcolo del rischio cerebrovascolare e forniranno consigli e materiale informativo sulla prevenzione, il riconoscimento precoce dei sintomi ed indicazioni su come comportarsi in caso di Emergenza Ictus. L’Ictus può causare gravi cerebrolesioni, ci si può trovare di punto in bianco “senza parola”, improvvisamente impossibilitati a comunicare con amici, figli, genitori, deprivati del proprio ruolo familiare e sociale. Occorre una corretta prevenzione per allontanare il rischio ictus. “Ci tengo a sottolineare- afferma la dr.ssa Giordana Pelone,  Presidente dell’ A.L.I.Ce Molise con sede in Neuromed  e medico presso la Stroke Unit del Neuromed – che molti sono i luoghi comuni da sfatare in relazione all’ictus, per esempio quello che si tratti di una malattia che colpisce esclusivamente le persone anziane. Infatti sempre di più sta crescendo il numero dei giovani colpiti e molti di questi ne portano ancora gli esiti invalidanti; spesso queste persone vengono escluse dal mondo del lavoro, nonostante la capacità, la volontà ed il bisogno di continuare a dare il proprio contributo lavorativo alla società. Anche il  numero  delle donne colpite dall’Ictus e’ in costante crescita. Per le donne spesso l’associazione del fumo con l’assunzione di contraccettivi orali (pillola anticoncezionale) aumenta notevolmente il rischio di sviluppare malattie vascolari. Campagne di prevenzione come questa organizzata a Fondi è di immensa importanza. “Questo – spiega il Dr. Carmine Vecchione, Responsabile dell’Unità Operativa Stroke Unit dell’Istituto Neuromed di Pozzilli- è solo uno  dei tanti passi di un progetto molto più ampio.”Infatti Neuromed è coinvolto da alcuni mesi nel “PROGETTO VITA”, che ha come obiettivo la realizzazione di un network finalizzato ad un veloce intervento sul territorio per il trattamento degli accidenti cerebrovascolari. In particolare il progetto propone un’ottimizzazione degli interventi diagnostico-terapeutici dei pazienti colpiti da Ictus Cerebrale Acuto mediante appropriati programmi assistenziali che prevedano una forte integrazione delle diverse competenze mediche. E’ stato dimostrato che i ricoveri presso le Stroke Unit in particolare riducono la mortalità e offrono maggiori opportunità al paziente di tornare a vivere la propria vita. Al Neuromed la Stroke Unit (unità di trattamento neurovascolare) si avvale inoltre delle competenze multidisciplinari di elevato valore e si propone come punto di convergenza di malati con sospetto ictus selezionati dalle diverse strutture coinvolte nel network di collaborazione. “Ogni 20 secondi una persona è colpita da ictus cerebrale- aggiunge la d.ssa Ricci, Responsabile del centro per la cura del diabete del Neuromed, – L’incidenza dell’ictus è più alta nei pazienti obesi ed è in ulteriore aumento se all’obesità si associano ipertensione diabete, dislipidemie. Consiglio? Occorre limitare l’eccesso di alcune sostanze. Per esempio sodio, alcol e grassi saturi sono, se se ne fa abuso, tra i nutrienti associati ad un aumento del rischio di ictus ischemico”.