A rischio i cantieri SIRTI di Battipaglia e Atena Lucana

 Telecom Italia, nelle aree del salernitano e del beneventano, ha deciso di attivare gare al max ribasso per la manutenzione della rete telefonica. Su questo territorio l’impresa di rete è Sirti S.pA, multinazionale del settore telefonico e prima impresa italiana per volumi di fatturato. Sirti, in controtendenza rispetto alle altre aziende del settore esegue dette attività con proprio personale (500 nuovi assunti), garantendo elevati standard qualitativi ed il rigido rispetto dei dispositivi di legge in materia di sicurezza. La Fiom/Cgil di Salerno evidenzia che l’effetto delle gare al max ribasso oltre a produrre il frazionamento del territorio e dei compensi, consentendo l’accesso al settore telefonico a piccole imprese difficilmente controllabili. Queste per dimensione e tradizione industriale non riusciranno a garantire la qualità che, sia in termini di sicurezza del lavoro, che di regole contrattuali dovrebbe caratterizzare il settore telefonico e i suoi addetti, produrrebbe forti ridimensionamenti nei livelli occupazionali. La telefonia, costruita negli anni soprattutto grazie a corposi interventi pubblici, è stata messa nelle mani di chi non investe i proventi derivanti dal canone per migliorare la qualità e l’efficienza della rete. Tutto si riduce ad una mera spartizione di dividendi. Lo Stato e la nostra economia non possono quindi godere dei benefici che detti investimenti garantirebbero senza garantire l’occupazione ad alta professionalità. I Governi degli ultimi anni sono invece impegnati esclusivamente a finanziare gli ammortizzatori sociali di cui Telecom continua a godere (prepensionamenti). I lavoratori Sirte SpA e delle altre Aziende coinvolte (le gare riguardano anche altri territori), hanno già manifestato la loro contrarietà presso la direzione generale di Telecom e del Ministero delle Telecomunicazioni. A tale istanza Telecom, ha risposto con arroganza, senza per altro fornire alcuna apertura in termini di garanzie occupazionali.Pertanto sono fortemente a rischio i cantieri Sirti di Battipaglia, Atena Lucana e Benevento, il che produrrebbe un ulteriore attacco occupazionale alla ns/provincia ed all’intera regione. La Fiom/Cgil dopo l’incontro che si terrà il 12 Novembre p.v. a fine di entrare sul merito di possibili soluzioni condivise, utili a dare risposte a tutti i cantieri della regione, attiverà forti iniziative di lotta su quanto sta accadendo per la salvaguardia dei livelli occupazionali di Battipaglia e Atena Lucana.