Salerno: per i defunti, business floreale

MariaPia Vicinanza

Oltre 30 milioni di italiani, in questi giorni nei cimiteri, per omaggiare i defunti. Rincara il costo di fiori, lumini e candele, che vengono recati in ossequio alle salme. Ognuno, secondo una mentalità ormai consolidata nel tempo, sente di dover far compagnia, almeno in un giorno in cui tutti gli estinti sono accomunati, ai propri cari. C’è chi s’intrattiene più del dovuto sulla tomba e chi visita anche altre sepolture. Chi partecipa alla liturgia eucaristica e chi invece preferisce rimanersene in disparte, ancora stretto nel proprio dolore, specialmente se recente ed inconsolabile. Una circostanza anche per rincontrarsi, osservare come la morte renda tutti uguali e come gli stessi omaggi floreali, servano a ben poco. L’usanza anche di far celebrare Messe perpetue, quelle che nel corso dell’anno liturgico suffragano le anime, ancora tenuta in vita dagli anziani. Le nuove generazioni, optano per oggettistica, lampade anche colorate, fiori svariati. I classici crisantemi, non assurgono più a tradizionali fiori dei defunti. Incalzati da rose, fresie, anemoni, mazzetti di fiori di campo, quasi in disparte nella nostra città. Forse perché sanno d’antico, d’ estinzione, malgrado le loro fitte corolle multicolori invitino alla vita. Quello dei fiori, un vero e proprio business nella settimana dei defunti. Secondo le recenti stime, per crisantemi ed altri fiori, spesi oltre 200 milioni €, il 30% da venditori ambulanti. Anche tale circostanza offre il fianco all’abusivismo commerciale, ma si sa, anche chi non ha lavoro, dovrà pur vivere. Se non altro per quella trita giaculatoria che lancia, in segno di gratitudine, insieme al parcheggiatore occasionale “Frisca l’anim’  di tutti i mort!”