A Londra due bambini violentano coetanea

 Giovanna Rezzoagli

La notizia è di quelle che fanno correre un brivido gelido lungo la schiena, ed aprono scenari inquietanti sul futuro che si prospetta. A Londra due bambini di soli dieci anni avrebbero violentato una compagna di giochi di solo otto anni. La notizia è oggi diffusa da TGCOM, e riprende l’aricolo che il “ Daily telegraph” ha dedicato alla vicenda. I due bambini sarebbero stati arrestati e poi rilasciati su cauzione. Credo che il condizionale sia quanto mai doveroso in un contesto così delicato. La sessualità scoperta e vissuta in età prepuberale tra coetanei si manifesta sotto la forte spinta dell’imitazione dei comportamenti adulti ed è, in genere, priva di consapevolezza emotiva. Anche se la pubertà tende fisiologicamente  a presentarsi sempre più precocemente sia nei maschi che nelle femmine, ciò non significa assolutamente che alla maturazione fisica corrisponda quella mentale. Avere un rapporto sessuale consapevole a dieci anni di età è evento difficilissimo anche solo da ipotizzare. L’imitazione di comportamenti adulti invece potrebbe spiegare l’episodio anche e soprattutto nella componente violenta. In Gran Bretagna la tematica inerente la precocità dei rapporti sessuali tra giovanissimi sta assumendo i connotati di un problema sociale. Il numero delle gravidanze in età adolescenziale è in aumento, come in aumento risultano le interruzioni volontarie di gravidanza. In Italia la situazione, per il momento, è migliore. Ma anche i nostri giovanissimi sono esposti ad un bombardamento di stimoli sessuali pressoché costante. La prevenzione è indispensabile, così come è indispensabile iniziare molto presto a parlare con i bambini di educazione sessuale, di sentimenti, di rispetto. A scuola si parla di educazione sessuale ma non di educazione all’affettività, come se il sesso potesse essere spiegato solo in termini biologici. E’ questo un grave handicap della scuola oggi. Ma anche in famiglia si affronta poco il tema della sessualità, quasi mai quello dell’affettività. Se al tutto aggiungiamo la delegittimazione del ruolo genitoriale, fenomeno spesso autoindotto per mancanza di coerenza educativa, i bambini di oggi non hanno poi molti riferimenti. Il rischio che una bimba di otto anni venga violentata da due coetanei esiste anche da noi, ma se mai dovesse accadere, le colpe di ciò andrebbero attribuite a molte persone ed alla società che non è in grado di proteggere i bambini dal rischio di crescere troppo presto. E troppo male.