Sanzionati i magistrati che tolsero l´inchiesta a Luigi de Magistris

Carmine Erra

È la sanzione decisa dal Csm per l´ex procuratore generale di Catanzaro *Enzo Iannelli*. La sezione disciplinare chiude così il cerchio sulle vicissitudini del dicembre 2008 quando la procura di Salerno sequestrò alcuni fascicoli (dell´indagine Why Not) ai magistrati di Catanzaro. E l´ennesimo episodio del “caso de Magistris” sfociò in giorni di grande tensione. Riepiloghiamo: due pm salernitani – *Gabriella Nuzzi *e *Dionigio Verasani*, coordinati dal procuratore capo *Luigi Apicella* – indagavano su alcuni magistrati di Catanzaro per gravi reati, tra i quali la corruzione in atti giudiziari. Secondo l´accusa, il pool di magistrati calabresi, che aveva ereditato le inchieste Why Not e Poseidone, “sottratte” all´ex pm *Luigi de Magistris*, non aveva indagato a dovere. Un´accusa grave che, secondo i pm di Salerno, poteva essere verificata soltanto visionando tutte le carte lasciate in eredità, da de Magistris e dai suoi consulenti, al pool che era subentrato all´indagine. Più volte, nell´arco di dieci mesi, i pm di Salerno avevano chiesto i fascicoli di “Why Not”, senza risultato. Decisero così di sequestrarli. Il procuratore generale Enzo Iannelli reagì drasticamente: “contro-sequestro” degli atti e iscrizione, nel registro degli indagati, dei pm che stavano indagando su di lui. E proprio su questo macroscopico corto circuito – il magistrato indagato, che iscrive, nel registro degli indagati, i magistrati che lo indagano – è intervenuto il Csm. La punizione per Iannelli è esemplare: “incapacità” di dirigere per un anno qualsiasi ufficio giudiziario. Alla sanzione va aggiunto il trasferimento di sede e di funzione. Trasferimento per il sostituto A*lfredo Garbati*, che perde anche sei mesi d´anzianità. Per il pm *Salvatore Curcio*, invece, sanzione della censura. Non luogo a procedere, infine, per *Domenico De Lorenzo*: s´è dimesso dalla magistratura. Lunedì scorso il Csm ha punito anche i pm di Salerno Nuzzi e Verasani (trasferimento di sede e funzione e perdita d´anzianità). Il procuratore Luigi Apicella, al quale avevano tolto persino lo stipendio, s´era già dimesso. Partita chiusa, quindi. Il Csm, quanto a sanzioni, mette tutti sullo stesso piano. Eppure, i pm di Salerno, erano legittimati ad agire: indagavano sui colleghi di Catanzaro. E per gravi reati.

Non potrà dirigere alcun ufficio giudiziario per un anno.