Monte San Giacomo: Codacons, faggete salve!

 

Vorremmo dare queste buone notizie per l’ambiente sempre, in ogni nostro comunicato. Ecco una vicenda andata a buon fine. Ve la raccontiamo.In un nostro comunicato del 22 ottobre 2007 (due anni or sono) esprimevamo, insieme al Comitato 1 Agosto 2006 di Monte San Giacomo, preoccupazione per il taglio di faggi del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e facevamo appello alle istituzioni tutte, affinché venisse scongiurato il proposito di tagliare questi alberi secolari in zona 1, a 1200 metri sul livello del mare. In una delibera della giunta di Monte San Giacomo, approvata all’unanimità nel giugno 2007 (DG n. 43 del 26-06-07), infatti, si dava incarico a due ingegneri forestali di redigere un progetto di taglio dei faggi del Parco Nazionale. Doveva però essere acquisito il parere dell’Ente Parco. Proprio in questo momento dell’iter burocratico è intervenuto l’autorevole parere (contrario al taglio) del prof. Antonio Saracino dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Nella sua relazione, il docente universitario ha anche modo di affermare quanto segue: “La diversità strutturale dello strato arboreo è evidenziata dalla presenza di piante di dimensioni molto differenti e con esemplari vetusti di faggio e di pioppo tremulo di dimensioni anche monumentali (superiori al metro di diametro a petto d’uomo)”. Apprendiamo questa notizia da un nostro associato, membro del Comitato “18 Agosto 2006” e consigliere di minoranza del Comune di Monte San Giacomo, dott. Palmiro Clemente. La buona notizia, però, è doppiamente buona, dice il dott. Clemente. Infatti, il prof. Saracino, nell’esprimere il suo parere negativo al taglio, ha anche proposto all’Ente Parco di indennizzare il Comune di Monte San Giacomo per il mancato taglio.Ecco allora che, in sede consiliare, il dott. Clemente ha dichiarato: “Noi crediamo che, in questo particolare periodo storico, nel quale siamo tutti chiamati a prestare maggiore attenzione ai problemi di carattere ambientale, dobbiamo prendere un impegno concreto qui e adesso; ovvero, l’impegno di restituire alla natura ciò che viene concesso dall’Ente Parco come indennizzo, impiegando tali somme per la tutela e la valorizzazione delle nostre risorse ambientali. Questo perché possiamo tramandare intatti alle future generazioni questi beni fondamentali per il progresso socio- economico del nostro paese”. Sottoscriviamo in pieno quanto dichiarato dal dott. Palmiro Clemente. Auguriamo infine a lui e a tutti gli amministratori di Monte San Giacomo di poter continuare a lavorare perseguendo quei valori così sinteticamente espressi nella frase ripresa dall’intervento del dott. Clemente stesso in Consiglio Comunale il giorno 21-10-2009.

Il Responsabile della sede

dott. Roberto De Luca