Salernitana: “Contro il Crotone la svolta”

Maurizio Grillo

Si prospetta una settimana difficile, intensa e ad alta intensità emotiva per Cari e la sua truppa, infatti contro il Crotone non esiste altra alternativa ad una netta e rinfrancante vittoria. Un compito delicato ma non impossibile per Fusco e compagni, in quanto la compagine di mister Lerda non appare un ostacolo insormontabile, ma abbastanza ostico, visto che la squadra calabrese gioca un calcio semplice ma redditizio. A conferma di ciò conta 7 punti in classifica, ma con ben due punti di penalizzazione per ritardi amministrativi, è pur vero che ha vinto una sola gara e ne ha prese 3, ma è specializzato in pareggi, infatti sono ben sei le gare che ha terminato con il segno ics, ragion per cui all’Arechi potrebbe accontentarsi anche dell’ennesimo punto e ciò renderebbe le cose ancora più complicate per i granata. Mister Cari tira un piccolo sospiro di sollievo in quanto riesce, finalmente, ad avere buone notizie provenienti dall’infermeria, che rimane ancora affollata, ma dalla quale dovrebbe uscire definitivamente capitan Fusco, che con Kyriazis, che ha scontato il turno di squalifica, tornerebbe a formare la coppia centrale difensiva titolare. Rimane ancora in dubbio l’utilizzo o meno del neo acquisto Jadid, aggregatosi alla comitiva solo ieri, ragion per cui il tecnico di Ciampino vuole constatare de visu le sue reali condizioni fisiche, nonostante il calciatore si sia mantenuto in costante allenamento, ma non può avere certamente il ritmo partita, né tantomeno i 90 minuti nelle gambe, pertanto la decisione su di un suo probabile impiego, magari anche se solo part time, verrà preso soltanto all’ultimo momento. Contro i calabresi, come dicevamo, sarà decisivo portare a casa i primi tre punti, anzi, per dirla tutta, non si può prescindere da tale status quo, in quanto se non può rappresentare l’ultima spiaggia, del resto siamo solo all’undicesima giornata, sicuramente potrebbe significare moltissimo, non solo per la classifica ma soprattutto per il morale. Certo è che il calcio, nella sua grandissima irrazionalità, mette in essere situazioni che in sede di pronostico non sarebbero mai state da prendere in considerazione, infatti neanche un novello Leopardi avrebbe potuto immaginare che questa squadra, dopo dieci giornate di campionato, non avrebbe ancora vinto una partita e che sarebbe stata la Cenerentola del torneo cadetto con soli due punti in classifica, eppure è così, con grande rammarico della dirigenza e della tifoseria, che dopo la sofferenza dell’anno scorso sperava in una stagione  dir poco più tranquilla. Voler trovare i colpevoli o accanirsi contro dirigenza e squadra a questo punto non serve a niente ed a nessuno, bisogna solo fare quadrato intorno alla “ammalata” Salernitana, che può guarire solo ed esclusivamente con il lavoro, ma soprattutto con il calore del popolo granata, e visto che non bisogna piangere il morto prima del decesso, sabato, dunque, tutti all’Arechi per trascinare letteralmente i granata alla vittoria, per poi aprire un ciclo positivo di risultati, del resto i miracoli esistono anche nel calcio, o no?