Ipermetropia: quando si ha solo bisogno di occhiali

 Prof. Dott.Vincenzo Pagliara

Nelle settimane precedenti abbiamo parlato dei “vizi di rifrazione”, cioè i difetti della vista, tra cui il più noto è la miopia, che consiste nella difficoltà nel vedere “da lontano”.L’ipermetropia può considerarsi un po’ come l’opposto della miopia, in quanto di solito l’ipermetrope vede benissimo da lontano, ma ha difficoltà nella visione “da vicino”, ed è il difetto più comune nei bambini.Si definisce ipermetrope l’occhio in cui le immagini di oggetti posti all’infinito non si formano sulla retina, ma dietro di essa , dando un’immagine sfuocata. L’ipermetropia è quasi sempre di origine congenita e, a seconda dell’entità o dell’età, può essere manifesta o latente.La forma latente è frequente nei bambini e nei giovani e, nei gradi leggeri, è compensata dal potere accomodativo dell’occhio, che rappresenta la capacità del cristallino di modificare la propria curvatura grazie ai muscoli dell’accomodazione, che diminuisce con l’aumentare dell’età. La forma manifesta appare in età avanzata e nei casi di ipermetropia più elevata, pertanto si avranno disturbi sia nella visione da lontano che da vicino. Questo si potrà verificare anche nelle ipermetropie lievi in età avanzata.I sintomi caratteristici sono : mal di testa, difficoltà di concentrazione, bruciore agli occhi. L’insieme di questi disturbi si definisce “astenopia”. In classe ed a casa il bambino ha difficoltà nel leggere e scrivere, apparendo erroneamente svogliato. Di solito è presente sin dalla nascita e, generalmente con lo sviluppo corporeo tende a ridursi spontaneamente, per il progressivo allungamento del bulbo oculare.

Negli adulti di solito compare dopo i 40/50 anni in persone che hanno sempre avuto una buona vista, , determinando una riduzione del visus sia da lontano che da vicino, in quanto si va ad  aggiungere alla presbiopia.L’ipermetropia si corregge con lenti di valore positivo biconvesse (convergenti). In pratica sulla prescrizione l’oculista indica con il segno + (più)il potere diottrico delle lenti correttive, che sono sferiche e più spesse al centro. ( es. Sf + 0,50 equivale ad una ipermetropia  di mezza diottria, chiamata impropriamente mezzo grado). Di solito  queste ipermetropie lievi si riescono a compensare con uno sforzo accomodativo, ma  spesso necessitano di lenti “da riposo”, modo di dire comune ma non esatto, che ne indica l’uso per studio e video.

Le lenti correttive per l’ipermetropia determinano un ingrandimento dell’immagine che si incrementa con il loro potere ed anche gli occhi appaiono più grandi per l’effetto delle lenti. Accade perfettamente l’opposto per la miopia, dove maggiori sono le diottrie, più rimpicciolite sono le immagini e più piccoli sembrano gli occhi.Vi sono tanti tipi di lenti per correggere nel modo migliore, sia estetico che funzionale, l’ipermetropia. Di solito un oculista esperto anche nei materiali indica sulla prescrizione lenti il tipo ed i trattamenti più indicati. Per i bambini sono preferibili lenti organiche con trattamento indurente ed  antiriflesso, per non affaticare gli occhi. Si tratta di lenti infrangibili più resistenti ai graffi anche se a volte, per bambini molto vivaci, si consiglia il policarbonato, ancora più resistente.L’ottico resta l’unica figura professionale in grado di realizzare alla perfezione l’occhiale, considerando la distanza interpupillare e  fornendo ulteriori ragguagli sul tipo di lenti e di montatura, che per i bambini più piccoli devono essere preferibilmente di celluloide.Anche l’ipermetropia, come la miopia, si può correggere con lenti a contatto, che però sono meno usate quando  i valori sono lievi.E’ possibile anche la correzione con vari tipi di intervento Laser. Oggi con la nuova  tecnica “customizzata”, cioè personalizzata, è possibile ottenere risultati sempre più brillanti non solo nelle miopie, ma anche nelle ipermetropie e negli astigmatismi. Ovviamente è sempre indispensabile selezionare i pazienti con opportuni esami.Esistono anche degli integratori che possono aiutare un po’ i muscoli dell’accomodazione.In conclusione vi sono tanti modi per correggere l’ipermetropia, ma quello che è importante ricordare per la prevenzione è che tanti bambini con mal di testa e difficoltà di concentrazione nello studio spesso sono dei piccoli ipermetropi. In questo caso con la visita medica oculistica, che va effettuata a tutti i bimbi tra i 3 ed i 5 anni, è fondamentale. Per i pazienti non collaboranti e spesso per i casi dubbi l’oculista prescrive delle gocce di Atropina per una diagnosi più precisa. Inoltre, grazie a tali misure di prevenzione, si può scoprire e diagnosticare per tempo l’ambliopia, il cosiddetto “occhio pigro”, cioè la riduzione della funzione visiva di uno dei due occhi, che non viene assolutamente avvertita dal bambino. Di solito è associata ad una ipermetropia elevata o ad un forte astigmatismo; più tardi si interviene, con occhiali e bendaggio dell’occhio migliore, meno possibilità si hanno di recuperare l’occhio pigro.Presso il Poliambulatorio della ASP di Potenza  è possibile usufruire del servizio di Oftalmologia Pediatrica, della quale mi interesso sin dai primi anni della specializzazione, per l’amore verso la materia ed i bambini in particolare. Va ricordato che fino al compimento dei 6 anni si ha diritto all’esenzione dal ticket.

 Un controllo precoce è, quindi, indispensabile, per consentire di diagnosticare e curare per tempo un problema diffuso ed insidioso come l’ambliopia,  cioè per “rieducare” a vedere un occhio che, dopo i 10 anni, resterebbe deficitario, “pigro” per sempre.  

 

2 pensieri su “Ipermetropia: quando si ha solo bisogno di occhiali

  1. Gentile Professore, leggo questo articolo e non posso fare a meno di pensare quanto avrebbe potuto aiutarci avere queste nozioni sette anni fa. Mio figlio all’epoca frequentava la prima elementare, sapeva leggere e scrivere già da due anni ma in classe era “troppo” vivace. A casa avevamo notato che avvicinava molto la testolina al foglio quando scriveva, parlo con una insegnante per verificare se anche a scuola avessero notato la stessa fenomenologia: mi rispondono che il medico scolastico aveva sottoposto mio figlio ai test ed era risultato con una vista perfetta, ipotizzando la cosiddetta “Sindrome da iperattività” come causa dell’irrequietezza. Il pediatra propone una terapia a base di Ritalin. Mi sono rifiutata anche solo di pensare di somministrare psicofarmaci a mio figlio se non avessi avuto una diagnosi inconfutabile. Noi genitori sottoponiamo nostro figlio ad una accurata visita presso una oculista di fiducia e la diagnosi è ipermetropia congenita all’occhio sn con 3/10, compensazione con occhio dx 10/10. Oggi mio figlio ha recuperato molto, anche se siamo consapevoli che gli occhiali serviranno per tutta la vita. Dai sette ai nove anni di vita ha vissuto con l’occhio dx costantemente coperto. Non ho mai voluto chiedere (sempre che qualcuno fosse disposto a dichiararlo)chi fosse quel medico scolastico che aveva sentenziato, ma dopo tanti anni spero non abbia causato altri danni. Grazie per questi articoli, che sicuramente potranno aiutare tanti genitori ad affrontare problemi che possono colpire chiunque. Con stima.
    Giovanna Rezzoagli

  2. salve,
    ho saputo da poco che mia figlia èipermetrope di 5 ad occhio,credo si chiami ipermetropia medi. Siamo stati da un oculista che ci ha detto che mia figlia,che ha 4 anni dovrà mettere gli occhiali,e che dovrà portarli sempre,da quando si sveglia fino a quando va a letto.io sn un pò preoccupata,mi domando se potrà recuperare ose dovra usare gli occhiali per sempre,mi sembrà così piccola però spero chequesto possa esserle d’aiuto per recuperare o guarire,o comunque nn essere costretta ad usare gli occhiali sempre,ma di aver la flessibilità di poterli gestire…
    grazie in anticipo per la cortese risposta

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