Ci son Santi e Santi…

di Rita Occidente Lupo

Città che vai, Patrono che trovi. Il Protettore, secondo la religiosità popolare, offre garanzia. D’assistenza sempre. Soprattutto il Sud Italia, tiene ancora in vita una spicciola religiosità, che s’anima liturgicamente in occasioni particolari. Ogni luogo, con il Suo benefattore spirituale. Dispensatore non tanto di grazie, quanto di protezione. Alcuni, un po’ avari a prodigi. Ma garanti di protezione. San Matteo, evangelista gabelliere, uno che non ci pensò due volte a seguire Cristo. Di qui, la sua missione. Levi, autore anche di un Vangelo, al passaggio del Maestro, lasciò la sua realtà di gabelliere. Ripose l’habitus economico d’amministratore, al banco delle imposte, per dedicarsi completamente al Nazareno. A tal punto da volerne poi scrivere i fatti, in uno dei quattro Vangeli. Salerno vanta a sua protezione San Matteo, da tempi memorabili. Portato trionfalmente in processione in argento, su una paranza issata da pescatori, il Santo sfila per le strade della città insieme ad altri martiri, come Fortunato, Ante e Gaio, in apertura del corteo religioso ed al ligneo San Giuseppe. Una ricorrenza, quella del 21 settembre, che ripresenta la città, amministratori e semplici uomini, alla tutela d’un Santo che già in passato, dispensò i suoi favori. Contro i Saraceni e la peste, Matteo tutelò i Salernitani. Oggi, ancora la pietà popolare, ingessata in una devozionalità che, oltre a registarre un massicccio consenso alla processione, segue le animazioni liturgiche precedenti la Festa. Il tutto, costruito recentemente intorno a tale riccorenza, folklore. Un tempo, per l’ occasione, l’intera provincia si riversava in città. Oggi, tale enfasi in parte scemata. Di qui il tentativo di rilanciare, da qualche anno, l’antico culto, affinchè ritorni ad essere il 21 settembre, una data in calendario da annotare per tutti! 

Un pensiero su “Ci son Santi e Santi…

  1. Quest’anno il Santo sta punendo l’invasore Vincenzo, che col suo CRESCENT vuole oscurare la città protetta da San Matteo. Non saranno buoni l’auspici di Vincenzo … non gli sarà permesso di profanare la “riva” già protetta, anni ed anni orsono, dall’attacco dei cugini Saraceni di Vincenzo.
    Matteo

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